Damiano Tommasi: “Dalla Roma mi aspettavo di più, ma è comunque seconda. Purtroppo la lotta scudetto è finita presto”

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Queste le parole rilasciate dall’ex giallorosso Damiano Tommasi, attualmente presidente dell’Aic, ai microfoni dell’emittente radiofonica TeleRadioStereo:

Calcisticamente parlando il nostro calcio quest’anno può stilare un bilancio positivo, non per la lotta al titolo perché con la vittoria con largo anticipo della Juventus si è evidenziato purtroppo ancora un grosso divario, dico purtroppo perché sotto questo profilo c’è poco appeal. Però la lotta per i posti Champions League è aperta e incerta e nelle coppe le nostre squadre si stanno facendo valere. Questo sotto il profilo tecnico, sportivo, per il resto ci sono tanti problemi“.

La vicenda Parma è ancora sospesa a un filo. Entro il 30 bisognerà presentare il piano di esercizio provvisorio per consentire alla società di arrivare a fine stagione, ma va tutto verificato. Si parla sempre della professionalità dei calciatori, ma il calcio per andare avanti ha bisogno della professionalità di dirigenti che quando operano nel mondo del calcio dimostrano di non essere in grado di gestire le società. E questa situazione non si limita al Parma. Realtà come Savoia, Varese, vivono momenti gravi almeno quanto quello che si vive in Emilia“.

“Bisogna crescere a livello manageriale, la scorsa estate ci sono state le elezioni federali, ma credo che questa classe dirigenziale non possa esprimere tanto di meglio. Non so se la classe dirigente attuale sia in grado di fare un passo indietro rispetto alle strade intraprese. Il calcio italiano però deve crescere, ha urgenza di crescere”.

“Le basi che la Roma ha messo lo scorso anno facevano ben sperare. La partita di Torino contro la Juventus dell’andata, aldilà di come sia finita, dava ulteriori conferme per una competitività che poi è venuta meno per il vertice perché la squadra ha faticato. Ma è ancora seconda, alcune assenze sono state molto pesanti, purtroppo il cammino in Europa doveva essere diverso, per un periodo altalenante che si è prolungato”.

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