Da Kumbulla a El Shaarawy: la panchina è l’arma in più

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Molto è stato scritto è detto sulla maledizione legata agli infortuni che incombe sulla Roma (e ovviamente non solo). A differenza della scorsa stagione, in cui gli infortuni muscolari si erano ridotti di circa il trenta per cento rispetto a quella precedente, il calendario compresso a causa del Mondiale ha provocato sconquassi dappertutto.

Ma far parte di un grande club come la Roma ha anche i suoi vantaggi. Vero che gli stop di WijnaldumDybala Spinazzola limitano le rotazioni, ma Mourinho può attingere in panchina con dei giocatori certamente non qualsiasi.

Il primo cambio della retroguardia, ad esempio, è Kumbulla, pagato quasi 30 milioni e che è un nazionale albanese. L’altro candidato alle rotazioni è Vina, che probabilmente andrà al Mondiale con l’Uruguay. Infine, è tornato a disposizione anche Celik, punto fermo della nazionale turca.

In mediana, senza neppure contare Bove – gioiellino dell’Under 21 che piace a tanti club di Serie A – il ballottaggio fra Camara Matic è fra un nazionale guineano ed uno dei totem del calcio internazionale degli ultimi anni, vista la sua militanza in BenficaChelsea Manchester United.

Non dimentichiamo che lo Special One può contare su uno dei centravanti dell’Italia (Belotti), sul leader della nazionale uzbeka (Shomurodov) e su un attaccante come El Shaarawy che, nell’incastro fra reti e dedizione, probabilmente non è secondo a nessuno nel nostro campionato.

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