Da brividi. Per la Roma, Napoli diventa un bivio cruciale

Corriere dello Sport (R.Maida)Senatori di tutta Trigoria, unitevi. Prima di andare a votare, c’è il Napoli. Cinque giorni, la grande sfida è a un passo: Dzeko (entrato per provare a rimettere dritta la baracca senza ottenere il risultato), De Rossi, Florenzi. Potrebbe essere la vostra partita dopo la domenica da riserve vissuta contro il Milan. Ma la notte di gelo dell’Olimpico fa già parte del passato, bisogna guardare avanti: al San Paolo l’aria di scudetto non riguarderà la Roma, ma comunque è fondamentale arraffare almeno un punto, per restare nella polvere di stelle dell’area Champions.

TURNOVER – Ieri Di Francesco ha cambiato un uomo per reparto, rispetto alla trasferta di Kharkiv, ma soprattutto ha ripristinato il modulo più caro, cioè il 4-3-3. E’ possibile che insista sul canovaccio tradizionale, anche per contrastare l’omologo sistema di gioco di Sarri. Ma a Napoli non ci saranno calcoli gestionali: scenderà in campo la formazione più adatta, con il problema che Pellegrini ieri intorno alla mezzora della ripresa ha chiesto il cambio per un risentimento muscolare che andrà valutato.

TRASFERTA – La Roma partirà per Napoli venerdì pomeriggio con un treno di linea dalla stazione Termini. Alloggerà nei pressi dello stadio, in un hotel di Fuorigrotta, per evitare lunghi spostamenti. Il ritiro sarà sorvegliato senza sosta per evitare ogni problematica legata alla sicurezza. Il rientro invece avverrà in aereo o in pullman subito dopo la partita: è in corso una valutazione a Trigoria. Per i tifosi invece niente da fare: la trasferta è proibita, il settore ospiti resterà chiuso.

STRISCIONE – A proposito di tifosi, intanto, ieri mattina è comparso fuori dal centro Bernardini uno striscione dedicato ad Alberto Sordi, scomparso 15 anni fa. «Ciao Albertone, l’unico e vero americano a Roma» era il testo, alludendo alla contestazione in corso verso il presidente Pallotta da parte dei gruppi organizzati della Curva Sud. Anche ieri, in occasione della partita contro il Milan, si è levato qualche coro non proprio carino indirizzato a Boston.

IL VIAGGIO – Domani sera infine Francesco Totti è stato invitato a Montecarlo per partecipare ai Laureus World Sports Awards, gli oscar dello sport, che si terranno alle 19 allo Sporting Club del Principato. Totti sfilerà sul red carpet insieme con Roger Federer, che ha rinunciato al torneo di Dubai pur di partecipare alla cerimonia nella quale è candidato a “Migliore sportivo dell’anno” e a “Sportivo di ritorno dell’anno”. Sono attesi anche Cafu e Nakata, che con Totti hanno vinto lo scudetto 2000/01, oltre ad altri campionissimi di varie discipline. Ieri Totti ha parlato a Premium Sport prima della partita, sostituendosi per una volta a Monchi che oggi andrà a Boston da Pallotta: «Ogni tanto quando sono in tribuna vorrei entrare e giocare, ma è normale perché l’addio al calcio è abbastanza fresco. La Champions? Abbiamo giocato un secondo tempo non da Roma ma abbiamo le carte in regola per passare il turno all’Olimpico. Schick? E’ straordinario e lo dimostrerà, l’abbiamo strappato alla Juve che ce l’ha conteso fino all’ultimo».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti