Coppia record. Non separate mai Dzeko e Salah

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Si cercano, si trovano e alla fine si ringraziano. Non guardiamo solo ai 103 gol complessivi della Roma, che comunque sono un numero impressionante. Guardiamo soprattutto a quei due, Dzeko e Salah, che sembrano nati per fare lo stesso percorso, mano nella mano, passo dopo passo. Possono migliorare, certo, incidere di più specialmente nelle partite decisive, però sembrano indivisibili, in quella sintesi virtuosa tra attaccanti diversi. Del resto la Roma li ha presi nella stessa estate in Inghilterra, dove non venivano valorizzati come avrebbero sperato, e li ha impiantati nello stesso spogliatoio sperando che insieme si sarebbero divertiti. Morale stagionale: 34 gol Dzeko, 15 Salah, 49 in due. Siamo vicini al 50 per cento del totale (precisamente al 47,57%). Scopritene un’altra di coppia così, il lungo con il piede dolce e la freccia con gli strappi killer. In Italia non c’è, nemmeno scomodando Higuain e Dybala che sono la fortuna della Juventus.

RECORD – E se fosse la loro migliore annata di sempre? Salah è già su con le sue cifre: 15 gol, a cui bisogna aggiungere un pacchetto di assist e occasioni procurate da far invidia ai numeri 10 di altre epoche. Mai nella sua giovane carriera si era spinto così avanti. E viene da chiedersi cosa avrebbe potuto promettere alla Roma se la Coppa d’Africa non gli avesse tolto un mese di partite, con le conseguenze anche atletiche di uno sforzo intercontinentale. Al Bologna, peraltro, ha già segnato 5 gol in 3 gare: è evidente che l’avversario lo ispiri. Dzeko invece non guarda in faccia a nessuno e a quota 34, dopo aver già battuto il primato storico di goleador romanisti in una sola stagione, sta sfidando il record personale, stabilito 8 anni fa in Germania con la maglia del Wolfsburg (36).

INCIDENZA – Eppure sarebbe limitativo soffermarsi sui gol che questi due, fratelli musulmani e amici giallorossi, segnano con la dovuta frequenza. Anche a Bologna, alla fine della settimana più difficile, sono stati l’uno a disposizione dell’altro. L’assist di Dzeko era un assist di Totti, per quanto era bello: spalle alla porta, con sensibilità tattile assoluta, con l’intuizione che Salah sarebbe spuntato con i tempi giusti e nel modo corretto. Il favore è stato ricambiato nel secondo tempo, quando la partita si stava addormentando sulla serenità della Roma e sulla frustrazione del Bologna: fendente di Salah dalla trequarti amica, Perotti che capisce il momento buono, Dzeko che segue lo sviluppo del contropiede perché non si sa mai e poi beneficia dell’altruismo del compagno per appoggiare facile il pallone del 3-0, che gli consente di tenere il passo di Belotti in testa alla classifica dei cannonieri del campionato. Spalletti lo ha criticato di nuovo ma lui tira dritto senza voltarsi: «Intanto ringrazio Perotti per avermi fatto segnare – dice Dzeko -, poi però mi concentro sulla squadra: ci restano 7 partite e vogliamo vincerle tutte. Alla fine vedremo dove saremo, tutto può ancora succedere. Abbiamo fatto degli sbagli nel momento più importante della stagione ma devo ammettere che anche la Lega calcio non ci ha aiutati: giocare tre partite con Lazio, Napoli e Lione in sei giorni è stato troppo. Perché quel calendario?».

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