Contucci: “La gestione delle Curve a Roma è un caso unico. Le barriere non sono l’unico problema, c’è stato un aumento incredibile dei controlli che hanno coinvolto bambini e anziani”

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Lorenzo Contucci, avvocato e tifoso della Roma, è stato intervistato da TeleRadioStereo e ha parlato del problema delle Curve a Roma. Queste le sue parole:

La gestione delle Curve a Roma credo sia un caso unico. Credo che Roma fosse un progetto pilota che sarebbe stato spostato poi in tutte le città. Se però togli alla gente il fascino dell’andare allo stadio, possiamo dire che il progetto sembra non essere andato bene. Quello della barriera non è l’unico problema. C’è stato un aumento incredibile dei controlli, che hanno coinvolto anche bambini e anziani. C’è anche il problema delle multe per il cambio posto. Premetto che la stessa società non ha mai assegnato dei posti specifici ai tifosi della Curva. Comunque, bisogna sapere che se una persona viene multata due volte per il cambio posto, subisce un daspo che lo condanna a vita. Siamo di fronte a un muro contro muro. Da parte della Prefettura ci sono stati numerosi passi indietro. Si è creato un problema e poi non si è risolto. Attualmente una buona parte della tifoseria non si fida delle parole della Prefettura. I tifosi pensano: ‘Se poi mi fanno una seconda multa? Io rischio di perdere il lavoro’ e nessuno dei 60/70 ragazzi già multati intende perdere il proprio lavoro per questo, quindi non entra allo stadio per paura. C’è diffidenza da una parte e dall’altra. I ricorsi presentati dopo le multe in occasione di Roma-Juventus non sono stati respinti, ne è stato respinto solo uno. Hanno riportato una notizia errata a riguardo. Tutti gli altri ricorsi sono ancora da decidere. Ci sarà un’iniziativa a ingresso gratuito presso il Teatro Ambra. Nela è lo SLO che si occupa del contatto tifosi-società. La figura dello SLO esiste già in Europa, si deve caricare dei problemi dei tifosi e riportarli alla dirigenza e viceversa. La dirigenza della Roma rispetto alla Lazio si è mossa parecchio. Alla nostra società sono sfuggite le cose di mano, si voleva risolvere il problema, ma poi non si è riusciti. La Roma non vuole far sapere troppo ai tifosi come si sta muovendo, che è un po’ il suo limite. Se si lavora sotto traccia e non si ottengono risultati, sarebbe meglio dirlo ai tifosi che si è provato. La Roma ha provato, assolutamente”.

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