Conti Juve, la versione di Dybala: l’argentino tre ore in Procura dai pm che indagano su plusvalenze e stipendi bianconeri

Il Messaggero (G. Nicola) – Paulo Dybala è il primo calciatore bianconero a sfilare in procura, all’indomani delle perquisizioni per l’inchiesta sul falso in bilancio e le plusvalenze della Juventus. Un faccia a faccia durato oltre tre ore. L’attaccante bianconero non è indagato: è comparso davanti ai magistrati alle 15 di ieri ed è uscito alle 18, ascoltato come persona informata sui fatti come era accaduto per Cherubini ed Arrivabene. Non sarà l’unico giocatore convocato. Dybala è stato sentito dai pm Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni che indagano su presunti accordi segreti tra  i calciatori e la società.

È infatti questo il nuovo filone su cui si stanno concentrando gli investigatori: ieri gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato documentazioni in diversi studi legali di Torino, Roma e Milano per acquisire elementi utili all’indagine che riguarda ora anche le trattative sulla riduzione degli stipendi a fine marzo del 2020 per la pandemia.

Un’intesa che prevedeva il taglio di 4 mensilità (fino a giugno). Ieri Dybala alle 15 avrebbe dovuto essere alla Continassa per l’allenamento, il primo dopo la rottura con la Juve, ma ha dovuto cambiare programmi. Sono già stati chiamati agenti e legali a cui i giocatori si sarebbero appoggiati per le scritture private legate agli accordi tra giocatori e club.

Secondo l’accusa la Juve avrebbe concordato la riduzione di 4 mensilità e contestualmente anche l’integrazione negli stipendi degli anni successivi, senza però inserirlo correttamente nel bilancio: sarebbe un altro elemento che proverebbe le accuse di falso in bilancio su cui stanno indagando i pm, oltre alle plusvalenze fittizie che hanno dato il via all’inchiesta Prisma che vede iscritti nel registro degli indagati Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Giovanni Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato e Cesare Gabbasio. Secondo la Procura di Torino, con il sistema delle plusvalenze, la Juventus avrebbe generato un “ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizi” mascherando perdite di esercizio: 39 milioni anziché 171 nel 2019, 89milioni anziché 209 nel 2000, 209 milioni anziché 240 nel 2021.

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