La Gazzetta dello Sport – Conte lancia Verratti «È ora che prenda le redini della squadra»

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Si può anche cambiare idea, ma il primo dubbio tattico sembra risolto: «Vazquez nasce attaccante e si sente attaccante. Nel Palermo fa un po’ il trequartista, libero di andare dove lo porta il cuore: io non credo possa essere mezzala, piuttosto punta. Lo valuteremo sul campo». E quindi per l’italoargentino si prospetta una sfida con l’altro oriundo, Eder, punta conclamata, e con gli altri aspiranti a una maglia nell’attacco. In Bulgaria l’Italia sembra fatta per nove undicesimi, schierata nel tradizionale 3-5-2. Difesa juventina, con Buffon più la triade Barzagli-BonucciChiellini. In attacco probabile Zaza, sempre presente, con uno tra Vazquez, Eder, Immobile o Gabbiadini. Sulle fasce Darmian e Pasqual. Mezzali Marchisio e Candreva, play Verratti. «Perché è il momento che prenda le redini del centrocampo». E se lo dice Conte…

TOCCA A VERRATTI Un’investitura importante. Conte ha sempre avuto qualche dubbio sulla possibilità di schierare Verratti play, per questioni fisiche e tecniche. Ma l’assenza contemporanea di Pirlo (infortunato) e De Rossi («lui e Andrea possono dare ancora tanto all’Italia, ma io tengo conto di condizioni fisiche e psicologiche»), più la probabile necessità di una mezzala dinamica come Marchisio, spingono per Verratti davanti alla difesa. Ora tocca a lui non tradire le aspettative dopo quanto visto in Champions. «Ma non sarà la Nazionale di Verratti come non lo è di Buffon o Chiellini: la mia non è mai di un singolo».

ATTESA CERCI-SANSONE Verratti non è l’unico sotto osservazione. Prendiamo il suo alter ego (di ruolo) Valdifiori: «Abbiamo tanti play, anche Montolivo, magari la coperta è più corta altrove. Ha meritato dopo lunga gavetta e mi piaceva già in B: l’avrei voluto nella mia squadra (il Siena, ndr). Sono curioso di vedere come affronterà questa maglia». Poi Cerci, deludente con il Milan ma… «Ha caratteristiche che non tanti possiedono, crea superiorità, ma dopo la grande stagione con il Torino ha sofferto con Atletico e Milan. È qui perché ha fatto bene e se continua resterà: confido in lui». Gli sarebbe piaciuto vedere altri giovani, tipo gli Under 21 (a proposito, Battocchio è un oriundo…), tipo « Sansone dell’Empoli, se avessi avuto lo stage. Me ne sono fatto una ragione».

STRAORDINARIA JUVE Attesissimo era anche Barzagli. Sul suo rientro c’è stata un po’ di polemica perché Allegri si aspettava forse una chiamata dopo il lungo infortunio. Conte risponde indirettamente: «Era disponibile da un mese, non giocava per scelta tecnica. Ma viene da tre gare in una settimana ed è in ottima forma, uno dei difensori italiani più forti che ci sia». Come dire: perché avrei dovuto avvisare il club? Ma da questa bella Juve di Allegri non si può prescindere: «La più forte in tutto. Ha fatto cose straordinarie e non era facile anche quest’anno, dopo tre stagioni così vincenti. Può andare avanti in Champions e fare cose straordinarie». Mentre dall’Europa arrivano segnali inattesi: «Tre squadre nei quarti, il Toro sfortunato: sono più ottimista, mentre vedi paesi forti come l’Inghilterra in difficoltà. Speriamo che questo renda più affascinante anche fuori il nostro campionato». E pazienza per fallimenti, polemiche eccetera: «Lavoro a testa bassa senza pensarci. Se mi sento ancora solo? Mi guardo soltanto avanti, non più indietro»

La Gazzetta dello Sport – M. Graziano/F.Licari

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