Conferenza Perotti: “Mi è sempre mancato il gol, per me è importante aiutare la squadra. Rinnovo? Sarebbe il culmine della mia rinascita nel calcio” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (Da Madrid F.Biafora) – Diego Perotti, attaccante esterno della Roma, ha parlato in conferenza stampa direttamente dallo stadio Wanda Metropolitano per rispondere alle domande dei giornalisti in occasione della partita di Champions League di domani tra l’Atletico Madrid e i giallorossi. Ad ascoltare il giocatore, presenti in sala anche i dirigenti MonchiBaldissoni e Gandini. Le sue parole:

Cosa c’è dietro il tuo ritorno al gol? Nelle ultime cinque partite quattro gol…
Per fortuna sto vedendo più la porta, era importante ed è una cosa che mi è sempre mancata in carriera. Ora mi godo questo momento, è importante per aiutare la squadra a vincere ed è quello che voglio sempre. Se il gol lo fa Edin (Dzeko, ndr), lo faccio io o lo fanno gli altri è lo stesso, ma sicuramente mi piace segnare.

Dall’anno scorso, specialmente gli esterni, è cambiato il modo di giocare. Per te è cmabiato qualcosa?
Sicuramente penso che adesso la mia maniera di giocare è più completa rispetto allo scorso anno, ero sempre abituato a giocare troppo aperto e a ricevere palla largo. Ora provo a prendere palla tra le linee e puntare di più il centrale e non solo il terzino. Giocare più vicino alla porta o al mio attaccante mi aiuta a trovare più facilmente la via del gol.

Chi è stato il tuo maestro sui rigori?
La verità è che ho cominciato a calciare così sin da Siviglia, non ho guardato qualcuno, è stato un modo che ho iniziato a provare allenandomi molto, calciando tante volte e piano piano ho perfezionato. Sono quasi dieci anni che calcio così, ho cominciato con un portiere che era molto amico e mi ha dato qualche consiglio per migliorare, ma non mi sono ispirato a nessuno.

Come si giudica dall’Italia la possibilità dell’Atletico di passare agli ottavi? La si vede come un miracolo o come una cosa fattibile anche se complicata?
Sappiamo di cosa sono capaci: il suo percorso in Europa, le finali raggiunte, il campionato vinto qualche anno fa a discapito del Barcellona, qualcosa di impensabile. Non li diamo per spacciati e sappiamo come il tecnico motivi i suoi giocatori, specialmente quando giocano davanti al loro pubblico. Sarà una gara difficile. Noi sappiamo di avere delle possibilità, abbiamo a disposizione due risultati su tre ma per esperienza diretta so che è difficile affrontare questa squadra sopratutto quando giocano in casa.

Che Atletico Madrid ti aspetti? Come giudichi la gara di andata? All’Olimpico nonostante le molte occasioni l’Atletico non è riuscito a vincere la partita e forse quel pareggio ha condizionato il resto del cammino in Europa…
Mi aspetto una squadra aggressiva, che deve vincere per forza specialmente davanti al loro pubblico. Ha giocatori forti, di qualità, di velocità, forti in contropiede e che segnano tanti gol, con un allenatore che sa come motivarli e a gettare il cuore oltre le difficoltà. Forse è vero che il pareggio dell’andata è stato determinante e ha indirizzato le cose, loro hanno avuto le occasioni migliori come con Saul all’ultimo, se avesse segnato sarebbe stato tutto diverso sia per loro che per noi. Iniziare vincendo o perdendo cambia le cose, anche se nessuno si aspettava che l’Atletico non vincesse nessuna delle due gare contro il il Qarabag, ed è quello che sta facendo la differenza.

Cosa ti sorprende di più? Il fatto che l’Atletico non abbia ancora vinto una partita in questa fase a gironi o che Griezmann non segni da 8 partite?
Sono cose che succedono sia alle squadre che ai calciatori, si passa attraverso momenti difficili, sta succedendo anche al Real Madrid e ora alla Juventus. L’Atletico è in alti livelli da svariati anni quindi è una sorpresa ma in realtà è normale, succede a tutte le squadre migliori e anche ai singoli. Griezmann è uno dei migliori attaccanti al mondo, è giovane e anche quando l’ho affrontato da avversario ha sempre mostrato le sue qualità, lasciando intravedere il campione che sarebbe diventato. Gli auguro di sbloccarsi, ma naturalmente a partire da dopodomani.

Senti di aver vinto la tua sfida personale sposando la Roma? Resterai qua a lungo?
Da quando sono arrivato mi hanno fatto sentire molto importante, ho giocato la domenica col Genoa e il martedì giocavo con la Roma e quello è stato determinante. Piano piano poi ho provato a dare il meglio alla mia maniera e di fare il più possibile delle mie capacità calcistiche. Il rinnovo sarebbe un premio, sono contento qua e lo è molto anche la mia famiglia, mi piacerebbe rimanere tanto tempo, sarebbe il culmine della mia rinascita nel calcio.

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