Campania Giallorossa, lettera aperta: “La mamma di Ciro Esposito alla prima in casa della Roma”

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Il club “Campania Giallorossa”, attraverso una lettera aperta, diffusa nelle ultime ore, ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Ciro Esposito, il tifoso napoletano che ha perso la vita a causa degli scontri avvenuti a Roma prima della finale di Coppa Italia.

Gli aderenti, i simpatizzanti, i partecipanti alle attività, amici ed iscritti al Coordinamento Roma Club Campania giallorossa esprimono il proprio dolore ed il proprio cordoglio alla famiglia Esposito, per l’assurda ed ingiustificabile morte dell’amato Ciro. Abbiamo atteso prima di diramare questo comunicato, per non essere coinvolti nel vortice di reazioni che hanno caratterizzato i due mesi terribili vissuti dopo l’episodio di Tor di Quinto, prima della gara di coppa Italia, Napoli-Fiorentina.

 

In questa vicenda inspiegabile, alla quale non si riesce e non è possibile trovare giustificazioni, non vogliamo assolutamente aggiungere retorica e valutazioni di convenienza. Resta il fatto doloroso di un giovane morto, per ragioni assurde, (ma la morte è sempre assurda per chi la subisce e per chi è costretto a commemorarla) e di un responsabile che va punito, dalla giustizia ordinaria, dopo l’accertamento delle responsabilità, insieme a chi a vario titolo ha partecipato all’inqualificabile episodio. Dato, quest’ultimo, che non restituirà certamente Ciro ai suoi affetti, ma che almeno servirà a rendere giustizia ed a ristabilire la legalità e la civiltà, in questi mesi, da più parti e da diversi soggetti, calpestata ed offesa. Siamo però contrari anche alle forme di generalizzazione che vogliono indicare in maniera sbrigativa tutti i tifosi della Roma come potenziali assassini. Non seguiamo logiche di gruppo, non accettiamo etichette, che non rendono giustizia a migliaia se non milioni di persone per bene, amanti del calcio e fedeli sostenitori dei colori giallorossi.”

Prendiamo le distanze, però, in maniera convinta, anche da un certo modo di fare informazione in maniera superficiale e campanilistica, che non fa altro che spostare le contrapposizioni e l’odio, amplificandolo, portandolo fuori dagli stadi, senza alcun contributo di analisi dei fenomeni e degli episodi, ma con l’unico scopo di stabilire, senza averne competenze e capacità, meriti e torti. Così come prendiamo le distanze e condanniamo il modo di restituire all’opinione pubblica notizie distorte e non verificate, come quella dell’ultima ora. Se una coltellata non fa più notizia, non bisogna ‘venderla’ necessariamente come un agguato tra tifosi, per qualche ‘click’ in più!

 

Anche per questo invitiamo la mamma di Ciro, ed i parenti più stretti, insieme agli amici più cari, ad essere ospiti del Coordinamento Club ‘Campania Giallorossa” nella ‘trasferta’ per la prima partita casalinga dell’As Roma. Sarà un modo per portare Ciro in quella curva dell’Olimpico, dove purtroppo non è mai arrivato“.

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