Corriere della Sera (G. De Santis) – Rottamata per l’impossibilità di rimetterla a posto. È stato il destino (triste) della Panda rossa di Martina Innamorati. Il compagno di Innamorati, proprietario della Panda, ha citato in giudizio Adr (Aeroporti di Roma) Mobility, ritenendola responsabile dei danni subiti dall’auto. A motivare la citazione, il presupposto che Adr gestirebbe il parcheggio 9, dove quel pomeriggio si sono radunati i supporter della Roma. L’area sarebbe riservata ai lavoratori aeroportuali, quali sono Innamorati e il suo fidanzato.

Dalla busta paga dei dipendenti, infatti, verrebbe detratto una cifra mensile proprio per consentire ad Adr di sostenere i costi di gestione. Con la conseguenza che la società avrebbe avuto il compito di regolare l’afflusso nel parcheggio in modo da impedire il danneggiamento della Panda.  Come ricostruito dal legale, anche attraverso servizi televisivi, quel giorno Adr avrebbe fatto spostare alcune auto posteggiate nel parcheggio con un carroattrezzi. Tra quelle spostate, alcune sono state parcheggiate vicino alla rete divisoria. Altre invece sono state portate fuori dall’area di sosta.

Il motivo dell’operazione: permettere l’afflusso dei tifosi che sarebbero arrivati a Ciampino per festeggiare lo sbarco del neo-acquisto. Che sarebbe stato prevedibile l’arrivo di un contingente numeroso di tifosi giallorossi, sarebbe provato anche dalla presenza delle forze dell’ordine, entrati con il consenso di Adr, secondo il legale, nel parcheggio. Quel pomeriggio ne sono contati circa cinquemila all’interno dell’area. Alcuni allo sbarco del calciatore sono saliti sulle macchine, del tutto incuranti delle conseguenze.

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