“Ci può stare”, sempre “Ci può stare”

turone

PAGINE ROMANISTE  (DANIELE SCASSEDDU) – “Ci può stare”, non è il titolo di una canzone, né tanto meno l’inizio di una poesia del Pascoli, ma un adagio che da anni riecheggia nel mondo del pallone quando si parla di un episodio dubbio a favore della Juventus .Se n’è accorto anche quel gran signore di Benitez, proprio ieri sera, durante il match del San Paolo, quando era davvero difficile non vedere il netto fuorigioco di Chiellini dal quale è scaturito il gol di Caceres. Ci può stare, fosse per una volta, ma così non è, non è mai stato.

Ci può stare che, il 10 maggio 1981, con tre giornate alla fine del campionato nel secondo tempo di Juventus e Roma si verifica l’episodio che potrebbe cambiare il campionato. Cross di Conti, Pruzzo spizza di testa per Turone che segna. Roma in vantaggio. L’arbitro Paolo Bergamo convalida ma per il guardalinee Sancini è fuorigioco. Il direttore di gara annulla. La partita finirà in pareggio e la Juventus vincerà il titolo.

Ci può stare che in Juventus-Inter, del 26 aprile 1998 le due squadre si stanno giocando quel campionato. Accade tutto in pochi secondi. L’inter, in 10 per l’espulsione di Ze Elias e sotto di un goal, spinge alla ricerca del pari. Zamorano e Ronaldo entrano in area. Il cileno perde il pallone, si avventa sulla sfera il Fenomeno che si scontra violentemente con Iuliano che cerca l’uomo. Per l’arbitro Ceccarini è tutto regolare. La Juventus riparte mentre alcuni nerazzurri protestano, palla a Davids che lancia per Inzaghi atterrato da West. Rigore per la Juventus. Succede davvero il finimondo. Il rigore per i bianconeri ci stava, ma quello non dato all’Inter è entrato nella storia del calcio. Pagliuca para il penalty con Del Piero che calcia insolitamente basso e centrale. Ma ciò non cambia quanto accadde quel giorno.

Ci può stare che Juventus-Roma dell’8 febbraio 1998 i bianconeri vincano per 3-1 ma sul momentaneo 2-1 l’arbitro Messina non ritenne di punire con un rigore un’entrata da dietro in area di Deschamps ai danni di Gautieri. Ancora oggi il giocatore ricorda quanto accaduto: «Il fallo di Deschamps fu netto. Ancora oggi non si sa come l’arbitro non abbia potuto dare rigore. Io credo sempre nella buona fede, ma in quella stagione disputammo un grandissimo campionato e ci fu tolto qualcosa»

Ci può stare che in Juventus-Udinese del 2 novembre 1997, accada che a seguito del vantaggio dei friulani con Locatelli e del conseguente pareggio della Juventus pareggia con Conte, vi sia poi un “ci può stare”.  Al quinto minuto del secondo tempo il fattaccio. Bierhoff segna il goal dell’1-2 che riporterebbe in vantaggio l’Udinese. La palla entra in porta di un buon metro prima che Ferrara la spinga fuori con l’azione che prosegue. La foschia certo facilita la lettura anche se le telecamere dimostrano chiaramente che il goal è buono. Il guardalinee Ivaldi non reagisce, così come l’arbitro Cesari, definito dal Corriere della Sera «colpevolmente lontano dall’azione». E dire che tutti si sono accorti del goal, evidente.

Ci può stare che in  Bologna-Juventus, 12 dicembre 2004 accada di tutto. La Juventus vincerà per 0-1. La partita verrà ricordata per i seguenti episodi: Cannavaro e Thuram si scontrano Cipriani fugge in contropiede ma per l’arbitro Pieri è fallo del bolognese. Calcio d’angolo per la Juve, colpo di testa di un bianconero, palla fuori ma viene assegnato un calcio d’angolo. Cipriani viene colpito in area da Zebina, il direttore di gara lascia correre. Cipriani si scontra con Thuram in area, anche stavolta non c’è fallo. Emerson spinge Locatelli ma viene assegnata una punizione alla Juventus. Infine la Juventus segna all’86esimo con una punizione di Nedved assegnata per una trattenuta veniale tra Capuano e Ibrahimovic.

Ci può stare che in Bologna-Juventus del 19 dicembre 2006. La Juventus vinca con un goal di Zalayeta. O meglio. L’attaccante bianconero in area controlla con un braccio e poi scaglia la palla contro la traversa. La sfera non supera la linea bianca ed esce. Per l’arbitro, Messina, invece è goal.

Ci può stare che in Chievo Verona-Juventus, 14 marzo 2005, al quinto minuto della ripresa, sul risultato di 0-0, Pellissier scaglia una botta da 30 metri che si stampa sulla traversa e finisce dietro la linea bianca. Sarebbe goal, ma non per l’arbitro Paparesta che fa continuare il gioco. La Juventus vincerà con goal di Olivera.

Ci può stare che in Milan-Juventus del26 febbraio 2012, scontro al vertice si chiuderà con il risultato di 1-1,  resti nella storia il goal non assegnato al Milan sul momentaneo 1-0 per i rossoneri. Buffon salva su Mexes, arriva Muntari che di testa colpisce la palla spedendola in rete, con lo stesso Buffon che la spinge via quando ormai è abbondantemente entrata. Se ne accorgono tutti allo stadio, così come i commentatori tv ed i giocatori milanisti in campo. Buffon invece disse di non averla vista dentro.

Dal primo “ci può stare” sono passati decenni, l’impressione ahimè è che ne passeranno altrettanti prima di mettere la parola fine a questo fastidioso motivetto.

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