
La Gazzetta dello Sport (G.Tavan) – Prima gara dell’anno, un avversario blasonato come la Roma e un traguardo da tagliare: quello delle 500 gare in serie A. Per il Chievo la sfida al Bentegodi nel giorno della Befana non sarà una gara come le altre. Se si aggiunge che nell’ultima partita dell’anno era andata in scena a Firenze una copia sbiadita del solito Chievo, ecco che l’incontro con i giallorossi si carica di una motivazione speciale.
TAPPA – «500 gare rappresentano indubbiamente un bel numero – commenta il presidente Luca Campedelli – ma non lo considero un traguardo. Meglio definirla una tappa del nostro cammino. Come si dice in questi casi, siamo contenti ma non abbiamo fatto ancora niente. Dobbiamo impegnarci tutti per continuare a restare nella masima categoria ed aumentare di molto la cifra». E per essere ancora tra le formazioni protagoniste in serie A, il Chievo deve cercare intanto di ottenere un risultato con la Roma. «In giro sento dire che è una squadra con tanti problemi, ma non ci credo. Ritengo abbia la capacità per lottare per lo scudetto. Non viene una squadretta, questo è chiaro a tutti». Per iniziare l’anno col piede giusto, dunque, la squadra di Maran dovrà ritrovare lo spirito guerriero e le trame di gioco che ne hanno contraddistinto il cammino nella prima parte del campionato. Campedelli incita i suoi: «Servirà una gara da Chievo, con la cattiveria e quella voglia di andare oltre l’ostacolo che ci ha permesso di sovvertire tante volte il pronostico. Loro sono favoriti, ma venderemo cara la pelle».
