C’è l’Austria per l’Italia: “Niente è impossibile”

La Repubblica – Chissà cos’è capitato a Sheva e ai suoi pallidi ucraini spersi: non lo incontreremo a Londra, città dove tiene casa e dove tornerà a mangiarsi le unghie per essersi perduto l’ottavo con l’Italia, e forse pure la qualificazione (le possibilità di ripescaggio che verranno soppesate giorno per giorno: sarà uno stillicidio). Ci ha consegnato l’Austria, vincitrice a sorpresa della partita che aveva in palio gli azzurri e che per tutti i bookmaker si sarebbe dovuta concludere con un pareggio. Ma l’Ucraina non c’era o se c’era dormiva: anche volendo, con chi avrebbero potuto biscottare gli austriaci? E così eccoli a noi, felici ed entusiasti, tosti e già soddisfatti, forse appagati. Venti minuti buoni dopo la fine della partita erano ancora lì a cantare e danzare a piedi nudi nel prato (e qualcuno in ciabatte) assieme ai loro tifosi che applaudivano la squadra che applaudiva i tifosi che applaudivano la squadra senza nessuna reciproca voglia di smettere, salvo un momento bellissimo in cui i giocatori si sono seduti a godersi lo spettacolo della curva. L’impresa dei rossi (che divisa splendida, con quel tono sanguigno e le maniche bianche) la si racconta in due parole: primo tempo a senso unico, rete in spaccata di Baumgartner su corner di Alaba, e due gol divorati da Arnautovic prima di una ripresa di placida difesa, senza neanche un affanno da gestire.

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