Capitano, batti un colpo: Pellegrini vive un momento di flessione, ma per Mourinho rimane insostituibile

Il Messaggero (S. Carina) – Non sta giocando ai suoi livelli ed è il primo a saperlo. Ma Pellegrini non è tipo da ammiccamenti sui social o da scuse davanti ai microfoni. Anzi, spesso per non trovare giustificazioni a qualche prestazione sottotono, rischia anche degli autogol. Come quando, dopo il ko con la Cremonese, quella che voleva essere un’assunzione di responsabilità (“Problemi fisici? Dette cose non vere, ora sto bene”) si è trasformato in un boomerang. Pellegrini non sta bene.

Lo sa lui, lo sanno i compagni di squadra e ne è consapevole per primo Mourinho. I numeri restano ancora dalla sua parte, visto che in 26 partite stagionali ha segnato 5 gol e piazzato 8 assist (di fatto, un evento decisivo ogni due gare). Ma anche a Lecce, sabato scorso, Pellegrini ha giocato a corrente alterna, come del resto un po’ tutta la squadra.

Sta recuperando una condizione accettabile dopo essersi dovuto praticamente fermare per un colpo alla schiena preso contro il Genoa, negli ottavi di Coppa Italia, lo scorso 12 gennaio. Botta che gli ha infiammato i muscoli della gamba destra, tanto da impedirgli di calciare in modo adeguato. Anche domani a Salisburgo partirà titolare, Mourinho non ci rinuncia, come non ci rinunciavano prima di lui Fonseca e Di Francesco.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti