Capitan Pellegrini si è ripreso la Roma. Ora l’ultimo step è convincere gli scettici

Il Messaggero (A. A.) – Ancora tu, ancora qui, a Rotterdam, al De Kuip, sempre contro il Feyenoord. Con quella fascia al braccio, da cocchetto di Mourinho a uomo di riferimento di De Rossi («Per me è una guida, è un esempio e continua a migliorare»), contestato un anno fa, per aver sbagliato un rigore sul campo del Feyenoord, e contestato ora dopo l’addio dello Special. Lorenzo Pellegrini è sempre nel vortice, non riesce a godersi nemmeno i momenti positivi, come quello di ora, almeno se parliamo di questioni legate al campo. E l’ultimo striscione esposto nei suoi confronti è una sentenza: “Pellegrini anello debole“. Riferimento evidente al regalo (anello ricevuto dalla squadra per i suoi sessant’anni) restituitogli da Mourinho, con un biglietto con cui metteva in discussione il carattere dei suoi (ormai ex) calciatori, che con lui non sono stati uomini fino in fondo.

Lorenzo, che ieri ha rilanciato sui social una foto che lo ritrae in un bacio appassionato con la moglie Veronica, come a dire che anche quella storia lanciata per mettere in cattiva luce anche la sua vita privata, viene da un momento calcisticamente lodevole. Gli manca ancora un po’ per rimettere d’accordo tutti, di sicuro ha dato soddisfazione al suo nuovo allenatore, che lo ha definito calciatore tra i primi in Italia per qualità tecniche. Dall’arrivo di De Rossi, il capitano ha ripreso a marciare, partecipando a sei gol su dieci segnati dalla Roma.

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