Tutti su Dybala

Paulo Dybala

La Gazzetta dello Sport (C. Laudisa) – In attesa di buone nuove per Edinson Cavani, scatto Juve per Paulo Dybala. Il summit di ieri tra Maurizio Zamparini e Beppe Marotta ha prodotto un sostanziale, ulteriore avvicinamento tra le parti, proprio nei giorni in cui l’Inter e il Milan hanno alimentato un’asta clamorosa. Addirittura Silvio Berlusconi ha convocato ad Arcore il numero uno del Palermo per prospettargli una ricca proposta. Così pure i nerazzurri hanno alzato l’asticella a 28 milioni (con rate pluriennali) per ingolosire i siciliani. Dal suo canto l’a.d. bianconero ieri ha aumentato l’offerta a circa 30 milioni, con l’aggiunta di una cospicua fetta di bonus. Anche il proprietario rosanero è venuto incontro ai campioni d’Italia, limando la richiesta sotto i 40 milioni. Insomma il vertice segreto, tenutosi a metà strada tra Torino e il quartier generale zampariniano di Vergiate, si è chiuso con i larghi sorrisi dei protagonisti di una trattativa che va avanti da un paio di mesi. Da buoni amici si sono concessi una breve pausa di riflessione prima del traguardo. Giorno più, giorno meno, si rivedranno la prossima settimana, dopo l’importante trasferta a Madrid degli uomini di Allegri.

IL GIOCATORE Ovviamente tocca a Paulo Dybala dire l’ultima parola sul futuro. Il suo agente, Pierpaolo Triulzi, è ancora in Argentina, ma è pronto a tornare in Italia a breve. Sin dall’inizio il talento di Cordoba ha dato la priorità al corteggiamento juventino. Di sicuro per la prospettiva di poter giocare la Champions da protagonista, ma anche per poter continuare il suo percorso di crescita nel campionato italiano. Il che non vuol dire che abbia voltato le spalle alle altre pretendenti, ma il feeling con la società torinese è intatto, nonostante le due milanesi negli ultimi tempi abbiano speso argomenti importanti per fargli cambiare idea. Roberto Mancini è stato molto netto nell’indicarlo come partner ideale di Icardi nel nuovo corso nerazzurro. E per essere più convincente si è rivolto a un ambasciatore d’eccezione: Zanetti. Il vice presidente interista ha provato a invogliare la punta dei siciliani con la considerazione che al fianco di Maurito potrebbe cementare un’intesa preziosa per il futuro con la maglia albiceleste.

INVITO E SCENARI Ancor più significativa la mossa milanista. Mentre tutte le attenzioni sono per il destino societario, con i contatti con le varie cordate, il proprietario del Milan ha convocato a Villa San Martino Maurizio Zamparini che sta seguendo in prima persona tutte le fasi di questa vicenda. Il clima si sta surriscaldando. Lo spiegamento di forze milanesi, però, non sembra in grado di ostacolare i progetti juventini. Vanno ancora definiti i dettagli importanti, ma a Torino appaiono intenzionati a soddisfare non solo le aspettative della società venditrice ma anche quelle dell’entourage del ragazzo. Non va mai dimenticato che questa vicenda è nata con una forte contrapposizione tra il patron friulano e i rappresentanti del centravanti, in scadenza di contratto nel 2016. Ne è seguito un patto che sinora sta permettendo di governare la situazione. Ma è chiaro che le esigenze del ragazzo saranno prevalenti. E la Juve le ha comprese per prima.

FRONTE PSG E a Parigi continuano le riflessioni di Edinson Cavani, al centro di un corteggiamento che vede la società di corso Galileo Ferraris in lizza (in particolare) con l’Atletico Madrid. Il pressing di Simeone non sembra aver distolto l’ex napoletano dalle attenzioni per i bianconeri. Indirettamente, quindi, il conto alla rovescia appare incoraggiante per i campioni d’Italia. Ed è chiaro che una volta ottenuto il via libera dal giocatore Marotta e Paratici potranno aprire il tavolo con il Psg. Nel frattempo Cavani si è confessato alla rivista GQ. Il suo bilancio è amaro, non pronuncia la parola divorzio, ma ci va molto vicino. «Non ho mai giocato veramente da punta centrale con il Psg, dovendomi adattare sulla fascia. Ho dato tutto in campo, aiutando anche in difesa e non è questo che mi impedisce di segnare». Ma resterà al Psg se non avrà la garanzia di giocare da centravanti? «Preferirei giocare da punta, ma non so come andrà a finire la prossima stagione». Le valigie sono pronte anche per lui. A Torino lo aspettano

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