Calafiori decifra il futuro: ultima parola allo Special

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Partiamo da una premessa. Riccardo Calafiori è un patrimonio della Roma e come tale va valorizzato. Ecco perché Tiago Pinto sta considerando l’ipotesi di mandarlo in prestito nel mercato invernale per dargli la possibilità di giocare con continuità.

Il terzino romano (e romanista) in questa prima parte di stagione non ha trovato molto spazio, e alla sua seconda stagione da professionista ha bisogno di scendere i campo il più possibile per fare esperienza, crescere e maturare. Due partite giocate titolare in campionato, poi soltanto qualche manciata di minuti (diciotto), complice anche la deludente prestazione in Conference League contro il Bodo/Glimt.

Chiaramente Calafiori ha bisogno di acquisire esperienza, di macinare chilometri per dimostrare il suo valore e poter essere un elemento importante per la Roma nelle prossime stagioni. Se Mourinho decidesse di rimanere con questo assetto tattico, per il diciannovenne potrebbe esserci poco spazio, ancor meno quando rientrerà Spinazzola. Attenzione, il prestito non sarebbe una bocciatura, bensì un’ulteriore conferma di quanto la Roma crede in lui per il futuro.

Mourinho adesso sta decidendo se lasciarlo partire in prestito oppure tenerlo in squadra. Il Cagliari di Mazzarri è interessato al prestito del ragazzo, la Roma vuole essere convinta al 100% di vederlo i campo tra i titolari. Quella rossoblù non è l’unica squadra che monitora la situazione di Calafiori, di estimatori nel massimo campionato ce ne sono (il Verona, per esempio).

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