Cafu: “Sognare lo scudetto è un dovere. Totti e Maldini, che fate con la cravatta?”

Cafu, ex difensore di Roma e Milan, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha parlato della sfida di questa sera. Questo uno stralcio delle sue parole:

Va bene, va bene, non riapriamo quella ferita. Pensiamo a Milan-Roma, le sue squadre del cuore…
«Ho ricordi pazzeschi dei miei anni italiani. E poi avevo tanti compagni brasiliani, sia a Roma che a Milano».

Non è più così. Milan e Roma si sono «debrasilianizzate»…
«Peccato, soprattutto perché la Roma in questo modo ha perso il numero uno assoluto».

Alisson..
«Certo. Per me oggi è il miglior portiere del mondo. Ma capisco che ci sia un discorso economico da valutare».

Con lui e Gattuso, invece, i ricordi non le mancano…
«Rino allenatore è veramente una cosa strana, mi ci devo abituare. Ma sono felice per lui, come per Di Francesco sull’altra panchina. Non so per chi tifare».

In Italia, però, la Juve sembra sempre più inavvicinabile…
«…e con Cristiano Ronaldo la distanza con le rivali si allarga, lo so. Tutto vero, ma non si può cominciare un campionato senza sognare di vincerlo. Tutte le grandi imprese nascono dalla volontà e dalla fiducia».

Non starà pensando di entrare in società anche lei, vero?
«No, no, sono già in tanti (ride, ndr). E io ho già il mio posto nel calcio, come ambasciatore nel mondo per Fifa e Uefa. Però la Serie A la guardo sempre. Certo, vedere Maldini e Totti in tribuna a San Siro in giacca e cravatta sarà un bel colpo al cuore».

Davvero?
«Sì, spero che Milan-Roma finisca in parità. Ma non deve essere una scusa per non partecipare alla lotta scudetto».

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