La Gazzetta dello Sport (F. Ceniti) – Da Catanzaro a Cremona. Le inchieste sul calcioscommesse sono come un vulcano in piena attività: sempre possibili eruzioni. La Gazzetta è entrata in possesso dei verbali di Manlio Bruni, l’ex commercialista di Beppe Signori fermato nel giugno 2011 (primo atto di Last Bet), sentito negli ultimi mesi più volte dal pm Roberto di Martino. I nuovi interrogatori si sono resi necessari perché dall’incidente probatorio (svolto a Cremona nello scorso autunno sui centinaia di telefoni, pc, tablet e smartphone sequestrati agli indagati) era emerso una serie impressionante di possibili combine conosciute da Bruni. Le risposte del commercialista chiamano in causa diverse persone e tirano in ballo società e partite per ora fuori dall’inchiesta. Un materiale vastissimo non ancora esplorato dagli inquirenti: solo dopo aver chiuso la prima parte delle indagini (in arrivo le richieste di rinvio a giudizio) il pm deciderà quali posizione andranno approfondite, magari con nuove iscrizioni nel registro degli indagati.
Ecco perché la Gazzetta ha deciso di pubblicare le notizie riferite a Bruni da persone indagate o questioni già affrontate dalla magistratura.
I PREMI A VINCERE DI FOTI E SEMERARO Bruni risponde al pm su alcune chat dove si nominano il presidente della Reggina e del Lecce, entrambe impegnate nella lotta salvezza. «Ho appreso probabilmente dal Civ (Francesco Bazzani, arrestato nel dicembre 2013 ndr) del fatto che Lillo Foti, presidente della Reggina, era andato con due milioni dal Genoa e due milioni dal Chievo, come premio vittoria per battere Torino e Bologna il 24 maggio 2009. Sempre nella stessa giornata Semeraro, patron del Lecce, aveva dato la stessa cifra alla Samp per la partita contro l’Udinese. Questa ultima informazione l’ho avuta da Luca Evangelisti, ex direttore sportivo della Pro Vasto (arrestato nel novembre 2009 dalla Procura di Potenza per presunte combine, ndr)».
CHIEVO E I 3 GOL DI NAPOLI Napoli-Chievo 3-0 del 31 maggio 2009 è stata inserita nella lista nera prima la Procura di Napoli e poi quella di Cremona. Secondo gli inquirenti la combine fu ideata dai giocatori del Chievo senza coinvolgere il Napoli. Diverse persone sono indagate, tra loro i fratelli Cossato e Pellissier, capitano dei gialloblù. Ecco la versione di Bruni. «Avevo saputo giorni prima da Evangelisti come sarebbe andata a finire quella gara. Avrò giocato 10 mila euro su Napoli primo e secondo tempo vincente. Altri fecero lo stesso: Betfair fece resistenza a pagare quella partita. Evangelisti mi disse che l’organizzatore della combine era stato Pellissier. Successivamente Bellavista nel 2011 mi confermò che Pellissier era una persona che spesso si prestava alle manipolazioni di partite. Mi raccontò di avere litigato con lui per questione economiche conseguenti ai loro rapporti per la manipolazione di partite».
MAURI E IL CIV Bruni racconta i contatti tra il Civ e Stefano Mauri. La partita di Coppa Italia con l’AlbinoLeffe è inserita nella lista nera. «So che Civ entrava durante le gare della Lazio con la pettorina del servizio d’ordine, conosceva molto bene Tare. Quanto a Mauri, l’ho sentito nominare più volte dal Civ. A partire dalla stagione 2010-2011, il Civ ritenne di utilizzarlo come contatto per convincere altri giocatori, soprattutto della Lazio, ad alterare le gare. Mi disse che Lazio-AlbinoLeffe 3-0 del 25 novembre 2010 sarebbe stata alterata con un over».
IL VECCHIETTO OSTAGGIO Bruni racconta l’entrata in scena di Salvatore Spadaro, detto il vecchietto (arrestato nel dicembre 2013). Proponeva risultati sicuri di A in cambio di 300 mila euro. «Cagliari-Chievo fu la prima partita che ci forniva il Civ tramite il “vecchietto”: fu snobbata su suggerimento di Bellavista, ma dopo soli 15 minuti l’over già si era concretizzato. Il gruppo di Singapore accettò di testare il “vecchietto” in occasione di BresciaLecce 2-2 del febbraio 2011. Gli emissari di Singapore videro la gara in tv insieme al vecchietto che era come in ostaggio. Alla fine del primo tempo il “vecchietto” prese i suoi 300 mila euro e andò via. Il Civ ha portato il denaro che è affluito sui conti Svizzeri del gruppo di Signori e Sartor per quella partita».