Bologna, Donadoni: “Rigore su Petkovic? Lui dice di esser stato toccato. Stasera non ho visto grande divario con la Roma” – VIDEO

Roberto Donadoni, allenatore del Bologna, al termine della partita di campionato in casa della Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DONADONI IN CONFERENZA STAMPA

Commento sulla gara?
Vorrei rivedere il gol, forse è stato deviato. Ma siamo stati in partita sempre, siamo partiti subito bene, con voglia di creare problemi alla Roma, sapevamo di trovarci di fronte una squadra tosta, la Roma se l’è sudata. Abbiamo tenuto molto bene avendo giocato tre partite in otto giorni, con qualcuno che non stava al meglio. Grande prova da parte di tutti, dovevamo essere più bravi a essere meno frenetici e più lucidi, quando scatti molto la lucidità viene meno ma è fondamentale, fa la differenza ti crea quelle 2-3 palle gol un po’ più nitide così come ne abbiamo avute un paio. Non raccogliamo niente, ma dobbiamo comprendere gli aspetti positivi sui quali dobbiamo migliorare, stare in partita per 95 minuti è un aspetto positivo.

Bologna in campo con un altro piglio rispetto al match con la Lazio?
No, il piglio non è stato diverso rispetto alla Lazio, con loro abbiamo subito gol dopo 3 minuti, abbiamo subito il colpo perdendo lucidità, ma abbiamo tirato fuori un secondo tempo che ha detto che non siamo stati inferiori e potevamo ottenere qualcosa di più. Sia con l’Inter, sia con la Lazio, sia con la Roma, sia col Napoli, abbiamo dimostrato di giocarcela. C’è un salto di qualità da fare che ci permetterà di non perdere col minimo scarso, ma di pareggiare o vincere, con l’Inter dovevamo vincere, è un salto di qualità dal punto di vista mentale che i giovani devono cercare di acquisire.

Servirà recuperare il miglior Destro?
Nessuno di noi e sopratutto io pensa che Destro sia un discorso chiuso, ha una competizione nella competizione che è quella di costruire e di guadagnarsi il suo posto con compagni che lottano tutti i giorni e tutte le settimane, oggi avevamo fuori anche Palacio. Lui ha tutti i mezzi per mettersi in mostra. Come dico sempre, dipenderà molto da lui. Se questa competitività lo farà stare in vantaggio sugli altri, sarò felice di schierarlo ogni domenica perché questa è la mia ambizione. Con l’aiuto di tutti lo mettiamo nelle condizioni, ma è una costruzione che mi auguro sia più veloce possibile e che si basa su tutto il lavoro della settimana.

Idee chiare su quello che manca?
Non si trova la ricetta immediata, la formazione di oggi fa capire che ci sono cose che non possono venire nell’immediatezza, sopratutto se guardiamo l’età media, bisogna acquisire quella determinazione feroce e convinzione di sé stessi che fa fare la giocata con più tranquillità e meno frenesia, con una soluzione diversa che non può essere univoca, ma creare alternative. Questo deriva da quel vivere le situazioni che insegna. Tutti quanti vogliamo vincere, se chiedessi singolarmente a uno di loro direbbero così. Qualche volta si vince, nelle altre bisogna imparare. Se si impara, la vittoria è più facile che sia una conseguenza. Non devi mai vivere le situazioni come vinco o perdo, ci sta che uno vinca e che un’altra volta perda.

La più attrezzata per il titolo?
Sicuramente il Napoli è più collaudato, per quello che è stato il lavoro del suo mister in questi anni, ma abbiamo giocato per 70’ con loro alla pari e non meritavamo di essere in svantaggio, dopo una giocata di qualità fa la differenza; con l’Inter meritavamo di vincere e abbiamo pareggiato, secondo me siamo stati superiori. Con la Lazio abbiamo concesso loro cose che sapevamo, nella ripresa siamo stati all’altezza. Con la Roma non ho visto grande divario, ci stiamo bene ma dobbiamo ancora crescere. Sono tutte squadre che se la giocheranno, lotteranno per lo scudetto sopratutto Napoli e Juventus ma squadre come Roma, Inter e la stessa Lazio possono dare fastidio.

Falletti vicino a Petkovic?
Siamo passati al 4-2-3-1, con un suggeritore che si infiltrasse nelle maglie avversarie partendo da buona posizione, quando siamo partiti pensavamo che fosse una possibilità ed è sicuramente un’alternativa interessante, Falletti ha grande motivazione e ha giocato il suo secondo sprazzo di partita dopo 4 giorni, veniva da un infortunio. Sono tutte alternative che possiamo sfruttare al meglio, dobbiamo avere l’idea di osare di più, di buttarci dentro anche con i centrocampisti. Se Pulgar non fa l’inserimento centrale non viene fuori l’autogol con la Lazio e questo va cercato con convinzione, non dobbiamo aggirare l’esterno. Bisogna andare più palla al piede, con più personalità, cercando quelle situazioni lì. L’area di rigore sembra un terreno minato, dovrebbe esserlo più per i difensori.

Il rigore?
Non ho visto le immagini, Petkovic mi dice che è stato toccato, non vedo perché dovesse essere ammonito, ci sta che non si dà il rigore. Falletti è stato sgambettato da De Rossi ed era una situazione chiara da ammonizione, sarebbe stata la seconda e quindi espulsione. Sono piccole situazioni in cui le grandi vengono privilegiate anche se magari non cambiava niente dal punto di vista del risultato.

DONADONI A SKY

Come può guadagnare più cinismo Federico Di Francesco?
Lavorando, guardando i compagni e acquisendo malizia ed esperienza. Lui spende molto ma a volte lo fa in maniera eccessiva che gli fa perdere l’opportunità. Deve sapersi dosare e saper alternare le soluzioni da offrire ai compagni. Lui però è un ragazzo squisito che lavora tantissimo, i miglioramenti sotto porta arriveranno.

Prova dignitosa nonostante la sconfitta…
Sì, chiaro che non raccogliamo punti ma la prestazione è valida. Quando arriviamo negli ultimi 15 metri dobbiamo essere più lucidi e meno frenetici. Non mettere solo la palla dentro ma cercare l’opportunità con il fraseggio, andare dentro l’area e servire la palla sui piedi. Con le forti ci viene meno perché siamo preoccupati degli altri, soprattutto contro la miglior difesa del campionato. Siamo stati bravi, la Roma se l’è dovuta sudare, noi dobbiamo essere più bravi a raccogliere di più.

Tirate in porta meno di tutti in Serie A, è un problema o sono altre le cose che ti interessano? E se per te è un problema, l’assenza di Palacio ne è la causa?
Non è solo un problema dell’assenza di Palacio, che in certe situazioni sa gestire meglio. Ha un senso questo dato. Abbiamo troppa frenesia nel mettere palla dentro come se avessimo due torri che non abbiamo. Dobbiamo riuscire ad andare palla al piede e provare a finalizzare, non dobbiamo avere una sola alternativa ma diverse. Bisogna tirare da fuori, ma anche cercare il fraseggio. Negli ultimi venti metri diventa un po’ terra di conquista, invece dobbiamo cercare di stare in area cercando anche il gol o il fallo da rigore.

Idee sulle big del campionato? Avete già affrontato Lazio, Inter, Roma e Napoli…
L’idea me la sono fatta sulla mia squadra. Abbiamo affrontato l’Atalanta perdendo 1-0 che con un briciolo di voglia in più poteva andare diversamente. Con la Lazio abbiamo giocato un brutto primo tempo, nella ripresa abbiamo tenuto testa. Con l’Inter abbiamo pareggiato una partita che meritavamo di vincere. Con il Napoli tenuto per 70′ poi un errore ci è costato tanto. Ho visto che anche con le grandi non c’è grande differenza nonostante il tasso tecnico più elevato. Quelle più collaudate sembrano migliori, però noi dobbiamo essere consci che abbiamo sempre tenuto testa, ci deve dare fiducia per il futuro.

DONADONI A MEDIASET

Siete partiti molto bene…
Avanti ci siamo arrivati spesso, non abbiamo concluso molto. Arrivare così e mettere in difficoltà la Roma è una prova di maturità. Vanno concretizzate meglio e noi siamo ancora troppo precipitosi, pecchiamo in questo senso. Possiamo giocarcela contro queste squadre, ma serve più convinzione.

Destro?
Fino a quel momento pensavo che Petkovic facesse una buona prestazione. E’ mancato un po’ in fase di finalizzazione, ma una prestazione importante. Quando Destro dimostrerà di essere superiore agli altri troverà spazio.

L’esperienza di Palacio sarebbe servita…
Sì, è chiaro. Parlare sempre di chi non c’è risulta semplice. Rodrigo è un giocatore che ha malizia e freddezza in area di rigore. Noi arriviamo sul fondo come se avessimo in mezzo due grandi saltatori, a volte bisogna dare la palla sui piedi. E’ frutto di un po’ di inesperienza e frenesia, che dobbiamo saper gestire meglio.

DONADONI ALLA RAI

Dopo 3 vittorie consecutive, ora 3 sconfitte. Siete stati poco concreti in avanti?
No, ci è mancata un po’ di convinzione in avanti. Abbiamo fatto un’ottima prestazione sia dal punto di vista fisico che tecnico. Abbiamo tenuto testa alla Roma, che comunque è la miglior difesa del campionato, siamo arrivati spesso lì e dobbiamo essere più concreti. Contro questi avversari se non ne approfitti, ci sta che la paghi.

Quali sono i problemi con Destro?
Destro è un giocatore con grandi potenzialità ma deve lavorare su se stesso, creare i presupposti in settimana per farmi vedere che è meglio dei suoi compagni di reparto. In questo momento la competitività gioca a vantaggio dei suoi compagni. Mi auguro torni a darci una mano, è un giocatore con grandi potenzialità.

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