Il Romanista – Ma per Blanc si insiste ancora

La Roma continua ad insistere per Laurent Blanc. Nonostante la squadra sia stata affidata ad Aurelio Andreazzoli quel «temporaneamente» inserito nel comunicato lascia immaginare che il lavoro dei dirigenti alla ricerca di un nuovo tecnico continuerà. Per adesso oppure per giugno, soprattutto se l’ex ct della Francia dovesse continuare nella sua indecisione. A Blanc, che non ha un vero procuratore ma è assistito da un legale, l’idea di venire alla Roma piace. E molto. «Lo intriga l’idea», dicono persone a lui vicine in Francia. Le stesse persone però ieri mattina davano per imminente la chiusura della trattativa con la Roma. Così non è stato. Perché «l’intrigato» Blanc ha fatto delle richieste economiche ben precise: contratto di almeno due anni a due milioni a stagione, autonomia nelle decisioni tecniche, voce (importante) in capitolo in tutte le decisioni di mercato.

La Roma, che ha e avrà ancora a libro paga Zeman e i suoi collaboratori, ha rilanciato con la proposta di un contratto di 18 mesi. Ipotesi che Blanc ha preso in considerazione ma senza dare il sì definitivo. Perché? Perché, evidentemente, ha paura di bruciarsi con una squadra in crisi come la Roma e perché, dalla Premier, gli sarebbero arrivate un paio di offerte importanti. Fonti francesi dicono che da giovedì in poi potrebbero esserci novità in questo senso ma la Roma non poteva permettersi di aspettare. E quindi, piuttosto che scegliere una soluzione poco convincente come Giampaolo o addirittura Giannini (per non parlare di Novellino) ha preferito affidare la squadra ad Andreazzoli, uno che a Trigoria ci vive da anni e non solo per modo di dire. Al momento sembra che sarà lui a restare fino a fine stagione ma, come ha dimostrato l’ultima settimana, tutto può succedere o cambiare nel giro di qualche ora. Calcio tecnico, palleggio e difesa ordinata: la carriera in panchina di Blanc parte con il 4-4-2, poi passa alle 3 punte.

La sua peculiarità è la duttilità: non si fissa su un unico modulo, adotta 4-3-2-1 ma è col al 4-2-3-1 che esprime il suo miglior calcio. I suoi giocatori segnano molto e subiscono molto poco: nella sua prima stagione al Bordeaux, 68 gol fatti e 38 subiti. Nel secondo anno, l’anno “magico” del “triplete” francese (campionato, coppa nazionale e supercoppa), 34 gol subiti e 64 fatti. Dal club alla nazionale: il 2 luglio 2010 è stata ufficializzata la sua nomina di Blanc come nuovo commissario tecnico della Nazionale francese. Nel periodo di aprile-maggio 2011 è vicinissimo alle dimissioni in seguito alle polemiche riguardanti il problema razziale in Francia, con le pesanti accuse di Lilian Thuram e la sospensione del direttore tecnico della nazionale François Blaquart in seguito alla proposta di inserimento di una quota del solo 30% di ragazzi africani e arabi nei vivai delle squadre.

Secondo Mediapart Blanc e Eric Mombaerts, allenatore dell’Under-21, avrebbero accettato; secondo altri in realtà Blanc sarebbe stato favorevole alla proposta di Mombaerts di affrontare il problema limitando l’ingresso del numero di ragazzini che possono cambiare nazionalità, visto che molti calciatori di nazionalità francese desiderano poi giocare con le loro nazionali d’origine. Il 30 giugno 2012 lascia la guida della Nazionale francese rassegnando le sue dimissioni. Da quel momento è senza squadra.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

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