Black out della Roma a Bergamo. Totti la salva e poi litiga con Spalletti

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Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Niente può fare più male alla Roma che la Roma stessa. Fiocinati da tre gol di exD’Alessandro e doppietta di Borriello, che non aveva ancora segnato nell’Atalanta e non andava in rete dal 20 dicembre 2015, quando giocava ancora nel Carpi — i giallorossi perdono la chance di avvicinare davvero il Napoli e vedono avvicinarsi pericolosamente l’Inter, che ora è a -4 dal terzo posto. Ma il rocambolesco 3-3 non fa male alla Roma quanto il caso scoppiato tra Luciano Spalletti e Francesco Totti, fine di una storia d’amore calcistico che la dirigenza di James Pallotta ha gestito nella peggior maniera possibile. Ieri, nel dopo gara, c’è stato un duro faccia a faccia tra l’allenatore e il giocatore, che, entrato a un quarto d’ora dalla fine, ha ribaltato la gara con il gol del pareggio finale e con un assist che ha liberato Dzeko davanti al portiere ma è stato sprecato dal bosniaco, che già nel primo tempo si era divorato un gol dopo aver scartato Sportiello. Spalletti ha scaricato la sua ira sulla squadra per non aver gestito il vantaggio di 2-0: «Da dieci anni fate figure di merda in giro per il mondo». E a Totti, in particolare, è stato rinfacciato anche di aver fatto tardi in ritiro, sabato notte, giocando a carte. Totti ha risposto, per se stesso e per la squadra.

Non c’è stato nessun contatto fisico, anche se qualche giocatore era pronto a intervenire, se la situazione fosse precipitata. Il rapporto tra i due è ai minimi storici e lo dimostra il commento del tecnico nel dopo gara: «Quel gol Totti lo fa anche fra tre anni, sono altre le cose che non vengono alla luce. Se ci lavorate un po’, vedrete che usciranno». Spalletti pensa che Totti non abbia più dinamismo e si basa anche su dati raccolti dal suo staff, pure nelle amichevoli con la Primavera. Non è difficile capire perché Pallotta abbia detto di Totti che il fisico non riesce più a fare quello che gli dice la testa. Spalletti ha cercato di scaricare sull’ambiente romano il fantomatico dualismo Dzeko-Totti, che starebbe corrodendo il bosniaco. In realtà, per lui, sono due riserve. In serata, Spalletti ha voluto precisare sul sito della Roma: «Ho atteso i giocatori nello spogliatoio e ovviamente ho avuto delle cose da dire, visto che non ero contento di come è andata la partita. Smentisco nel modo più categorico che ci sia stata una lite o, peggio ancora, un confronto fisico. Io non metto le mani addosso ai miei giocatori». Basta intendersi sul significato di lite. Non è stato un incontro di wrestling, ma in parecchi — anche dell’Atalanta — sono rimasti colpiti dalla temperatura nello spogliatoio romanista. Stamattina, a Trigoria, comitato di salute pubblica per salvare il salvabile. Escluso che Spalletti si dimetta, molto difficile che l’allenatore chieda di mettere Totti fuori rosa. C’è un campionato da finire e un terzo posto da salvare. Altrimenti, a giugno, chissà quante valigie pronte.

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