Corriere dello Sport (R. Maida) – È stato tutto facile, come previsto. La Roma travolge il Servette: la qualificazione è già quasi al sicuro anche se per il primo posto sarà combattuto fino all’ultimo con lo Slavia Praga.
Ritrovare continuità di risultati dopo il 2-0 contro il Frosinone e quindi un pizzico di serenità nel lavoro quotidiano. Meglio però non sopravvalutarla in vista di Cagliari, dove la partita si annuncia molto più complicata. A maggior ragione perché Pellegrini, ieri brillante e sfortunato, probabilmente non ci sarà a causa di un problema muscolare.
FARRAGINOSI.
E’ piaciuto l’esperimento di Lukaku e Belotti, per la prima volta insieme in attacco dall’inizio: hanno funzionato bene, producendo tre gol in due. Continua a non piacere invece l’atteggiamento della Roma delle prime fasi di gioco.
LA SCOSSA.
E’ stato Belotti, bravo in versione seconda punta, a dare la scossa rubando un pallone sulla trequarti che Celik ha piazzato rasoterra sui piedi del gigante. Il tiro sporco di Lukaku, anche sfiorato dal giapponese Tsunemoto in una disperata diagonale difensiva, ha portato in vantaggio a Roma risolvendo quindi il problema principale della serata.
Si allunga così il record impressionante del rinforzo dei sogni.
LA RIPRESA.
Idea quanto mai azzeccata: proprio Pellegrini, appena entrato dopo un contrasto aereo che si è trasformato in assist per Belotti. Due a zero in pochi istanti, grandi feste per il Gallo e vittoria in cassaforte. E sempre il capitano ha piazzato davanti alla Curval Sud il piatto al volo del terzo gol sul secondo assist di Celik.
Purtroppo però Pellegrini ha sofferto lo sforzo e si è fermato, poco dopo per un altro fastidio muscolare: la sua partita, farcita da gol e assist, è durata solo 11 minuti.
Molto più spensierato è stato il secondo tempo di Belotti, che di testa ha celebrato la pro- pria doppietta.