Il Tempo (G.Giubilo) – Una melodia di casa in Inghilterra. Ma per la Juve viene da Bergamo il «You’ll never walk alone» che assicura alla capolista, alla terza trasferta consecutiva, la chance di allungare in vetta, grazie alla sconfitta del Napoli sul campo dell’Atalanta, preziosa alleata dei bianconeri. Per i campioni, un pomeriggio trionfale a Empoli e il distacco sulle concorrenti dirette che si dilata fino a quattro punti. La Juve, insomma, dà l’impressione di essere tornata la macchina da guerra che aveva dominato la scorsa stagione. Gli inseguitori non assicurano altrettanta continuità di rendimento, nonostante Lazio e Chievo giochino un calcio più che apprezzabile.
La Roma vince la volata nei confronti dell’Inter. Decidono i gol della punta centrale e di quella difensiva. Dzeko apre le marcature e risulterà poi il miglior giallorosso in campo, anche per il grande spirito di sacrificio che lo porta a contribuire alla difesa del vantaggio. Quando Icardi regala a Banega, che aveva colpito anche una traversa, la palla del pareggio, la Roma trova la forza per effettuare il sorpasso decisivo con Manolas. Ora i giallorossi si aggiungono all’ammucchiata a quota tredici, a un solo punto dal Napoli sconfitto a Bergamo. La Juve è fuori portata, ma per l’Europa c’è anche la bella formazione di Spalletti. All’Olimpico si è vista comunque una partita divertente e ricca di episodi. Lo score sarebbe potuto essere anche più vistoso, ma al tifo romanista va bene così. Visto che, Juventus a parte, il solo obiettivo per tutte le altre sembra un posto di prestigio nelle coppe europee. Spettacolo con tanti gol anche nelle gare del tardo pomeriggio. Il Torino fa onore al nome del suo stadio: dopo quella con la Roma, altra vittoria di prestigio per la squadra di Mihajlovic, che batte anche la Fiorentina. Ha molto da recriminare invece il Sassuolo, truffato letteralmente dall’arbitro, che regala il possibile al Milan. Compreso un rigore inventato, quello che riapre una partita saldamente in mano agli ospiti.
Così Montella si allinea al terzo posto, ma non sempre troverà, a segnarne il cammino, uno «spirito Guida» come quello di ieri. Di meno elevato livello la parentesi del primo pomeriggio, con il solito Cagliari che in casa non fa sconti e castiga il Crotone, malinconicamente adagiato sul fondo della classifica. Impresa corsara del Genoa a Bologna, a frenare la serie positiva di Donadoni. E ora, tutti a disposizione di Ventura, per la settimana dedicata alle qualificazione per il campionato europeo.