Barcaccia sfregiata, l’Olanda rassicura: «Barbari a processo»

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Il Messaggero (A. Pierucci) – Nessuna impunità per i ‘barbari’ che hanno sfregiato la Barcaccia di piazza di Spagna. E’ bastata una telefonata tra i magistrati di Roma e i colleghi di Rotterdam per evitare lo ‘scandalo internazionale’. Le autorità olandesi hanno assicurato che i tifosi del Feyenoord saranno processati anche per il danneggiamento della fontana lesionata in 108 punti. L’equivoco era nato da una conversazione tra un cronista e un legale d’Oltralpe che stigmatizzava il fatto che nessuno avrebbe pagato per i danni al capolavoro del Bernini. Una notizia che in poche ore aveva fatto il giro del mondo. L’Olanda, invece, ha chiuso l’inchiesta ed è pronta a processare 44 hooligan, scesi nella capitale sei mesi fa per il match di calcio di Europa League con la Roma.

LA TV OLANDESE – I tifosi erano stati identificati uno ad uno grazie ai video inviati in Olanda da Roma dal pm Eugenio Albamonte che, proprio nella Capitale, aveva ordinato la cattura di altri dodici facinorosi, finiti in manette per i soli scontri con la polizia e non per il danneggiamento della Barcaccia. I 44 sono stati individuati grazie al contributo della tv olandese che, in un programma dello stesso simile a «Chi l’ha visto?», ha mandato in onda le immagini dei vandali e chiesto ai telespettatori di segnalarli. Alcuni ultrà, sperando di avere un trattamento giudiziario meno pesante, avevano poi scelto di autodenunciarsi.

I PROCESSI – L’assalto risale al 19 febbraio. Centinaia di ultrà olandesi avevano invaso il salotto buono di Roma, ubriacandosi, orinando in strada, scontrandosi con la polizia, fino a oltraggiare la Barcaccia ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. I 44 tifosi, tra i 17 e i 44 anni, dovranno rispondere per lo più di aggressione alle forze dell’ordine e disturbo della quiete pubblica. Solo ad alcuni di loro è stato contestato anche il reato di danneggiamento. Mentre un ventenne originario di Zierikzee, secondo l’agenzia di stampa olandese Anp, sarà processato anche per tentato omicidio, in seguito al lancio di un petardo contro un funzionario di polizia. Finora si sono svolte solo le udienze preliminari: il processo si aprirà a Rotterdam il 27 novembre. Al termine degli scontri a Piazza di Spagna, erano rimasti feriti 16 agenti. I fatti di Roma avevano avuto un’eco internazionale per le immagini di devastazione della piazza e della Barcaccia. Una serie di sottoscrizioni, promosse da olandesi in Italia e in Olanda, hanno permesso di raccogliere alcune migliaia di euro, a fronte degli oltre duecento mila euro spesi dal Campidoglio per il precedente restauro della fontana.

IN ITALIA – Intanto a Roma sono aperti altri procedimenti contro i tifosi. Il prossimo è già in calendario, nella cittadella giudiziaria di Roma, il 12 gennaio. Alla sbarra sei imputati accusati di resistenza e lesioni: erano stati arrestati per altri episodi, lontano dal centro. Le precisazioni di ieri della procura della Capitale hanno così placato le dure reazioni a quello che veniva considerato un ulteriore schiaffo all’Italia. A protestare erano stati Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Ignazio Messina dell’Italia dei Valori, arrivato a sollecitare un intervento diplomatico per «violazione del prestigio e dell’onore del nostro Paese». Risolto il giallo, resta il punto interrogativo sulle condanne e ancora di più sul risarcimento (incalcolabile) del danno.

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