Corriere dello Sport (R.Maida) – Ehi dove vai? La Roma chiama Lorenzo Pellegrini. Non vuole perderlo, soprattutto non alle cifre che a causa della clausola rescissoria pattuita lo scorso anno sono diventati una calamita per i campi elettromagnetici del mercato internazionale: la Juve in Italia, molto altro in Europa si stanno informando con i manager per anticipare la concorrenza e portare via alla Roma il campioncino italiano fatto in casa.
LA CLAUSOLA – Pellegrini è tornato a Trigoria un’estate fa dopo i due anni al Sassuolo, ricomprato per 10 milioni come da accordi. Per giocare nella Roma, nella sua città, ha rinunciato al 30 per cento di stipendio in più che gli avrebbe garantito il Milan. La sua è stata una scelta di cuore. Però, da professionista conteso, ha negoziato una condizione importante: la possibilità di liberarsi di fronte a un’offerta gradita prima della scadenza naturale del contratto (2022). La clausola rescissoria, attraverso un calcolo un po’ complesso, funziona così: se Pellegrini gioca 25 partite da almeno un tempo, può andare via dietro al pagamento di 25 milioni. Allo scattare della ventiseiesima, la clausola sale fino a 30. Da lì in poi, ogni partita vale un milione in più. Mettiamo quindi che Pellegrini giochi 30 partite? La sua valutazione sale automaticamente a 34 milioni. Viceversa, se le presenze sono inferiori a 26, l’ammontare della clausola scende di 1,5 milioni a partita. E’ un sistema che tutela tutt’e due le parti. Al momento Pellegrini è a quota 17 e non potrà migliorare il punteggio domenica prossima essendo squalificato. Ma è prevedibile, considerando che la Roma dovrà giocare almeno altre 16 partite ufficiali tra campionato e Champions, che la barriera delle 25 presenze possa essere facilmente superata.
UMORE – Pellegrini è molto felice alla Roma: l’estate prossima sposerà la sua fidanzata di sempre, Veronica Martinelli, con la quale ha preso casa al Torrino. Ed è molto grato a Monchi, che l’ha fatto sentire dal primo giorno un calciatore importante per presente e futuro. Soprattutto se dovesse rimanere Di Francesco, l’allenatore che l’ha lanciato al Sassuolo, non vorrebbe separarsi dalla casa madre. Ma ovviamente tutto dipende dai programmi della società e dalle offerte che arriveranno. Per trattenerlo, la Roma dovrà probabilmente ritoccare il contratto firmato appena qualche mese fa: Pellegrini, prodotto del vivaio classe ’96, è un bene troppo prezioso per essere sprecato.