LIVE – Arresto De Vito, Raggi: “Nessuno sconto a chi ha sbagliato”. Di Maio: “E’ stato espulso dal M5S”

Pagine Romaniste – Tempesta giudiziaria sull’amministrazione romana guidata dalla sindaca Virginia Raggi: questa mattina infatti è stato arrestato il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito. I carabinieri hanno passato al setaccio la sua abitazione ed il suo ufficio in Campidoglio. Il pentastellato è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli lo accusano di corruzione per aver preso elargizioni dell’imprenditore Luca Parnasi promettendo in cambio di favorire il progetto per la costruzione dello Stadio della Roma nell’area di Tor di Valle. Le perquisizioni hanno colpito anche gli uffici di Acea, l’Italpol e la Silvano Toti Holding Spa.

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Ore 14:00 – Questi gli incarichi che Mezzacapo avrebbe ricevuto da Parnasi: “Curare una transazione tra Acea e Ecogena per il quale il costruttore ha corrisposto 95 mila euro“. E ancora Parnasi avrebbe offerto a Mezzacapo di curare un altro accordo transattivo tra Parsitalia e il Comune di Roma del valore di 10 milioni di euro. La promessa di un incarico per curare il contenzioso tra Parsitalia e la banca delle Marche. Inoltre Parnasi avrebbe chiesto sempre al legale di curare il progetto per lo spostamento il business park del nuovo stadio della Roma e infine la promessa di incarichi relativi alla realizzazione pressola ex Fiera di Roma di un polo di intrattenimento.

Ore 12:30 Sarà Enrico Stefàno il nuovo presidente dell’assemblea Capitolina. Sindaca e maggioranza, secondo quanto riporta RomaToday, hanno già designato il prossimo presidente d’aula. Si tratta appunto di Enrico Stefàno, uno dei “fantastici quattro” consiglieri d’opposizione della consiliatura Marino. Già presidente della commissione mobilità nonché vice presidente dell’Aula Giulio Cesare, Stefàno è stato il sesto più votato alle ultime elezioni amministrative.

Ore 11:35 – Marcello De Vito prometteva di sbloccare le delibere non solo per la costruzione dello stadio, favorendo Parnasi, ma anche per la realizzazione di un albergo nell’ex stazione ferroviaria di Trastevere e la riqualificazione dei Mercati Generali di Roma Ostiense. Ai fratelli Toti il procuratore Paolo Ielo aveva contestato il traffico di influenze ma il gip hai tenuto si trattasse di corruzione e ha quindi disposto la misura interdittiva dall’attività professionale. Per altri due imprenditori sospettati di traffico di influenze, essendo stata messa in atto dopo il 2 febbraio 2019, sono invece scattati i domiciliari. E così adesso il provvedimento “spazzacorrotti” fortemente voluto dal M5S si abbatte proprio su due imprenditori coinvolti nell’inchiesta che vede agli arresti il presidente del consiglio comunale grillino.

Ore 11:30 – Anche il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti ha rilasciato alcune dichiarazioni entrando a Palazzo Senatorio. Queste le sue parole riporta dall’AdnKronos:

Arresto De Vito pietra tombale sullo stadio della Roma? Lasciateci capire. Se il procedimento non è viziato da alcun comportamento penalmente rilevante tecnicamente si può andare avanti. Il versante politico? Questo non lo so.

Ore 11:05 – “Questa congiunzione astrale tra… tipo l’allineamento della cometa di Halley… hai capito cioè… è difficile secondo me che si verifichi… noi Marcè dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me guarda ci rimangono due anni“. Così intercettato il 4 febbraio scorso l’avocato Camillo Mezzacapo parlava a Marcello De Vito, oggi arrestati. Parole che secondo il gip di Roma si riferisce allo sfruttare “il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e ottener lauti guadagni”. Lo riporta l’Ansa.

Ore 11:00 – “Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l’azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi“. Così il gip nell’ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell’assemblea capitolina. Lo riporta l’Ansa.

Ore 10:57 – Anche Luigi Di Maio ha voluto commentare il fatto tramite il proprio profilo Facebook. Queste le sue parole:

Marcello De Vito è fuori dal MoVimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri. Quanto emerge in queste ore oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del MoVimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto. Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del MoVimento, è inaccettabile. De Vito non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi. Ciò che ha sempre distinto il MoVimento dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà infatti difendersi in ogni sede, nelle forme previste dalla legge, ma lo farà lontano dal MoVimento 5 Stelle. Ringrazio la magistratura e le forze di polizia per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere quotidianamente. Ricordo infine che proprio grazie a un provvedimento del MoVimento 5 Stelle, lo Spazzacorrotti, chi viene condannato per questi reati oggi va dritto in galera!“.

Ore 10:55 – La sindaca Virginia Raggi tramite il proprio profilo Facebook ha voluto commentare l’arresto di De Vito. Queste le sue parole:

Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici. Una cosa è certa: nessuna indulgenza per chi sbaglia. Ho dichiarato guerra alla corruzione e respinto i tentativi di chi vuole fermare l’azione di pulizia che portiamo avanti. Qui non c’è spazio per ambiguità. Non c’è spazio per chi immagina di poter tornare al passato e contaminare il nostro lavoro. Avanti fino in fondo, senza se e senza ma, per la legalità“.

Ore 7:30Arrestato il presidente dell’assemblea capitolina di Roma Marcello De Vito. I carabinieri del comando provinciale di Roma stanno dando esecuzione alla misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di 4 persone, per due indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i restanti due gli arresti domiciliari, e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori nell’ambito dell’indagine «Congiunzione astrale», coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina. L’indagine riguarda un gruppo di persone dedite, in concorso tra loro, al compimento di condotte corruttive e di traffico di influenze illecite, nell’ambito delle procedure connesse con la realizzazione del Nuovo Stadio della A.S. Roma calcio, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’Assemblea comunale capitolina per ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. Lo riporta AdnKronos.

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