Arresti, nuovo stadio in bilico. Summit al Comune per piano B

L’iter per il completamento dell’iter per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle si è congelato. La causa? Un ‘indagine della procura di Roma per una sospetta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Le persone coinvolte sono 16, tra le quali spiccano i nomi di Luca Parnasi, Luca Lanzalone, Adriano Paolozzi, Michele Civita e Paolo Ferrara. Gli scambi di ‘favori’ messi nel mirino dal gip della capitale sono nati tutti attorno allo stadio. Un impianto fantasma: non è stata neanche posata la prima pietra che già rischia di sparire nel nulla. In tutto questa il club giallorosso di James Pallotta si ritiene parte lesa e il fatto che non ci fossero rapporti costanti con chi è finito in manette è indicativo. Ora, scrive La Repubblica, non resta che attendere se i tempi si dovessero allungare, potrebbero essere ridotte le iniezioni di liquidità da cui la Roma dipende. E la società, che proprio ieri è uscita dal controllo Uefa per i buoni risultati finanziari raggiunti , sarebbe costretta a ridurre i costi di gestione. Il giocattolo ora è valutato circa 500 milioni di euro. Senza un impianto di proprietà rischia di svalutarsi. Traduzione: addio ai campioni.

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