Ancora Kolarov: Serbia a un passo dalla qualificazione

La Gazzetta dello Sport (A.Giannattasio) – La Serbia è ormai con un piede e mezzo in Russia. Il successo per 1­-0 conquistato a Dublino nella gara decisiva contro l’Irlanda suona come una marcia trionfale per gli uomini di Muslin, capaci di replicare la prova di forza di sabato con la Moldova in quello che era un vero e proprio match point per la leadership del Girone D. Nel quale a mettere il punto esclamativo, nonostante qualche brivido di troppo nel finale, ci ha pensato il missile terra­-aria del solito Aleksandar Kolarov al 10’ della ripresa, protagonista di un momento a dir poco magico.

RUDOLPH SHOW – L’equilibrio del match è apparso svanire dopo poco tempo, con la partita che si è quasi subito trasformata in uno show del portiere irlandese Rudolph, chiamato alla mezz’ora prima a dire di no ad un’incursione di Mitrovic e poco dopo a sudare freddo su una conclusione di Rukavina finita di poco alta: meritati per lui gli applausi dei 50.000 tifosi di Dublino, ai quali era già chiaro che la serata sarebbe stata più difficile del previsto.

GOL E ROSSO – E il dramma si è materializzato puntuale al 55’, quando Kolarov col suo mancino implacabile ha spedito il pallone sotto la traversa, confermandosi uomo in più della Serbia dopo il gol e l’assist di sabato. Ma quando la partita sembrava ormai nelle mani di Ivanovic e compagni a complicare le cose ci ha messo lo zampino un altro «italiano» in campo, ovvero Maksimovic, che nel tentativo di bloccare un contropiede di Doyle lo ha abbattuto al limite dell’area, beccandosi il rosso di Çakir. Nonostante l’uomo in più, però, l’Irlanda non è stata capace di orchestrare una reazione e adesso, complice il successo del Galles, è scivolata al 3° posto, uscendo persino dalla zona playoff. La Serbia intanto può sognare ad occhi aperti il suo quarto Mondiale.

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