Amedeo Amadei si ritirò dalla attività agonistica come calciatore al termine della stagione 55/56 indossando la maglietta del Napoli e proprio con i partenopei iniziò la propria carriera da allenatore. L’allora presidente degli azzurri, Alfonso Cuomo, gli affidò la direzione tecnica della squadra a partire dal campionato successivo. Nella prima stagione da tecnico napoletano, Amadei raggiunse l’undicesimo posto collezionando 32 punti con 11 vittorie, 10 pareggi e 13 sconfitte in 34 giornate. L’anno seguente, al termine del quale Amadei fu premiato con il Seminatore d’Oro, il ‘Fornaretto’ guidò i suoi ragazzi sino al quarto posto toccando quota 40 punti con 17 vittorie, 6 pareggi e 11 sconfitte in campionato. Nella stagione 58/59 il Napoli fu condotto da Amadei al settimo posto con 34 punti all’attivo, frutto di 9 vittorie, 16 pareggi e 9 sconfitte. Al termine della stagione Amadei non fu confermato e al suo posto venne chiamato dal presidente Cuomo Annibale Frossi. Dopo soltanto quattro giornate la panchina di Frossi tuttavia saltò ed Amadei si riprese il proprio posto all’ombra del Vesuvio conquistando la salvezza con gli azzurri e finendo al 13esimo posto a quota 29 punti con 8 vittorie, 13 pareggi e 13 sconfitte in stagione. L’ultimo campionato alla guida del Napoli, stagione 60-61, fu il più travagliato per Amadei che dalla prima alla quindicesima giornata rimase da solo sulla propria panchina prima di venire affiancato dal Direttore Tecnico Renato Cesarini fino alla trentaduesima partita di campionato e di venire infine esonerato in favore di Attila Sallustro. Alla fine di quella stagione il Napoli retrocesse e Amadei salutò definitivamente gli azzurri.
La carriera a grandi livelli di Amadei come allenatore si concluse sostanzialmente qui. Nel 1963 ebbe una fugace e sfortunata esperienza alla Lucchese e a partire dal 1972 fu Commissario Tecnico della Nazionale Femminile italiana di calcio, incarico ricoperto per sei anni.
