Alisson: «Salah vale Messi, ma all’Olimpico questa Roma può fare la storia»

Il portiere della Roma Alisson ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il numero uno giallorosso ha spiegato che l’impresa con il Liverpool è possibile dal momento che la semifinale di ritorno si gioca all’Olimpico dove lui e compagni hanno già compiuto grandi prestazioni. L’estremo difensore verdeoro ha anche toccato l’argomento mercato. Queste le sue parole:

La storia è adesso, e si chiama Liverpool. Domanda semplice: come si ferma Salah?
È dura. Ha doti innate e ora ha una fiducia in se stesso incredibile, ma possiamo fermarlo giocando di squadra. Il Liverpool, d’altronde, ha qualità collettiva. Sono cattivi, furbi, veloci. Pensate a Firmino. È fenomenale. Non dà punti di riferimento e questo dà molto fastidio agli avversari. Perciò occorrerà un lavoro di squadra e non solo di difesa.

Che sensazioni ha provato quando era sotto 5-0?
Una delle peggiori della mia carriera. Avevo addosso un senso d’impotenza. Sono stato male due giorni. Per fortuna il calcio ti dà subito una chance e col Chievo è andata bene.

Che percentuale dà alla Roma di arrivare in finale?
Noi conosciamo la nostra vera forza, sappiamo che c’è il pubblico come dodicesimo giocatore, che in casa non abbiamo subito mai gol in Europa, che abbiamo battuto 3-0 il Chelsea e il Barcellona. E tutto questo ci dà fiducia. Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno.

Dal Real Madrid allo stesso Liverpool, il suo nome è associato ai top club, ma adesso si dice che la Roma, grazie agli introiti arrivati dalla Champions, non abbia più bisogno di venderla. Ci sono almeno il 50% di possibilità che lei resti alla Roma?
Non so quello che succederà. Logico che l’interesse mi faccia piacere. Dico che non è solo una questione di avere bisogno. So il mio valore – non in soldi ma come calciatore –, so quello che porto alla squadra, ma penso solo al presente. Quello che succederà dopo, lo lasciamo per dopo. Io sono qui, e per fare bene le cose devo concentrarmi su questo. Anche quando ero all’Internacional, avevo trattative con la Roma, ma pensavo solo a fare bene. Ho giocato sei mesi col contratto già firmato con i giallorossi, eppure ho vinto lo stesso.

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