Alisson: “Lavorerò per giocarle tutte. In campo non ci sono problemi nel comunicare con i compagni”

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Alisson Becker, nuovo portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista durante la tournée dei giallorossi in America. Queste le parole dell’estremo difensore brasiliano a InsideRoma:

Quali sono i tuoi punti di forza e dove pensi di poter migliorare?
Mi ritengo un portiere dotato di una buona forza fisica, esplosivo e dotato di velocità, di una buona tecnica ed anche bravo nel controllo della palla, continuerò a lavorare per migliorare sulle uscite in particolare su quelle aeree visto che nel calcio italiano ed in generale in quello europeo si ricorre spesso al gioco aereo ma nel complesso continuerò a lavorare per essere un portiere che ha tutti i requisiti giusti per poter far bene.

Qual è stato il suo primo impatto con la città e con gli altri compagni?
Tutto molto positivo, sono stato accolto in maniera straordinaria dai mie compagni, dai dirigenti in maniera davvero meravigliosa e sono stato ricoperto di attenzioni. Roma che dire? E’ una città meravigliosa e bellissima e sono convinto che mi troverò bene con la mia famiglia.

Per ritenerti soddisfatto della stagione, quale potrebbe essere il numero corretto di partite da titolare da qui alla fine della stagione, visto anche l’imminente ritorno di Szczesny?
Beh giocarle tutte (ride!!) poi se giocherò o meno sarò una scelta del mister, ma io mi allenerò per giocare il numero più alto possibile di partite, vengo dal Brasile dove di solito il portiere è abituato a giocarle tutte, in ogni caso lavorerò forte in ogni allenamento e penso che sarà una concorrenza quotidiana con gli altri portieri, in ogni caso punto a giocare quante più partite possibili.

Pensi che avrai il tempo di entrare in sintonia con i compagni, visto che mancano meno di 20 giorni alle partite ufficiali, compreso il preliminare di Champions League, anche perché il ruolo del portiere è molto tecnico ed inoltre bisogna imparare la lingua per le chiamate ai compagni e le uscite.
Per quanto riguarda la lingua sto imparando velocemente, non ho problemi a comunicare con i difensori ed il resto dei compagni di squadra, la comprensione della lingua è già molto buona, capisco le domande; in campo non ci sono problemi nel comunicare con i compagni, il linguaggio del campo si impara in fretta e non ci sono problemi, semmai con le interviste in quanto si utilizza una varietà linguistica un po’ più ampia e magari avrò bisogno di un po’ più di tempo, in ogni caso sono già con la squadra da 3 settimane ed è già un tempo sufficiente per imparare a conoscerci.

Julio Sergio e Doni hanno raccontato che tu sei un portiere incredibile, fortissimo e che probabilmente l’unica difficoltà che potresti avere è che il calcio europeo è molto più veloce, Julio Sergio ha fatto notare anche di come è diverso il “taglio dell’erba” con una notevole differenza tra l’Europa ed il Brasile.
E’ vero, esiste questa differenza, sebbene in questo momento alcune squadra si sono adattate a quelle europee, questo perché c’è stato il mondiale in Brasile del 2014 e ci siamo adeguati; è vero che la velocità della palla è diversa, ma credo che allenandomi avrò modo di adattarmi, ovviamente dovrò abituarmi ad un campionato diverso, ad un paese diverso, ma allenandomi e rimanendo concentrato, colmerò questo gap.

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