La Gazzetta dello Sport (F.M.Ricci) – La notizia della morte di Del Sol è arrivata mentre Luis Suarez (Luisito) commentava per la Cadena Ser la partita dell’Italia e ha mostrato grande commozione per la perdita di un compagno di nazionale e di un avversario in Serie A al quale era molto legato. “In Italia lo chiamavano sette polmoni, perché correva come un matto, ma non era solo un atleta, perché Luis giocava molto bene e secondo me questa storia della corsa ha finito per far passare in secondo piano le sue grandi doti tecniche“.
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Del Sol passò 8 anni alla Juventus e due alla Roma prima di tornare al Betis, la squadra del cuore dove ha iniziato e chiuso la carriera. Luis era malato da tempo ed è scomparso a 86 anni. A Roma cantavano: “Ciccio Cordova, Cappellini Del Sol, ogni tiro un gol”. Luis fu capitano, e poi tornò al suo Betis ritirandosi quando aveva 38 anni, e correva ancora. Al Betis è rimasto legatissimo, lì è stato anche allenatore e dirigente e il centro tecnico della squadra di Siviglia prende il suo nome.