La Repubblica (M. Juric) – Il sexgate giallorosso ha trovato una sua fine. Stretta di mano e intesa, perché la Roma e la giovane dipendente licenziata dopo la diffusione di un video intimo, che sarebbe stato rubato e diffuso da un giovane calciatore della Primavera, hanno trovato un accordo. Niente reintegro, ma solo una lauta buonuscita che manda in archivio lo scandalo. Soldi che non ammettono una colpa, ma hanno certamente evitato al club giallorosso una denuncia penale per revenge porn. La paura più grande ai piani alti di Trigoria.

Dopo mesi di trattative, silenzi, scuse mancate, accuse incrociate e tentativi di insabbiamento, ecco il finale di questa storia. La vicenda, almeno sotto il profilo civile, è finita. Anche il rischio di risvolti penali è azzerato. Non resta che capire quali saranno le mosse della giustizia sportiva.