A Scuola di Tifo, Mkhitaryan: “È importante rispettare l’avversario. Nostro dovere aiutare chi è vittima di bullismo e razzismo”

Henrikh Mkhitaryan è stato il nuovo protagonista di A Scuola di Tifo, il progetto del club atto a sensibilizzare gli studenti su tematiche socialmente rilevanti. Come si legge sul sito ufficiale del club, da quando è scoppiata la pandemia, il programma sta proseguendo online ed è dedicato a Willy Monteiro, il ragazzo brutalmente ucciso nel 2020 a Colleferro.

Il fantasista giallorosso ha risposto a tutti i quesiti dei ragazzi (di età tra i 13 e 14 anni), portando la sua esperienza di atleta internazionale, avendo maturato la carriera in diversi paesi: in Ucraina nello Shakhtar Donetsk, in Germania con il Borussia Dortmund, in Inghilterra con Manchester United e Arsenal, fino in Italia nella Roma.

“Sono davvero felice – ha detto Mkhitaryan – di parlare e ascoltare tanti studenti giovani come voi su temi così attuali come il fair play e il razzismo. È troppo importante rispettare l’avversario, credo non esista una sfida senza rispetto”.

“Io cerco già di insegnare a mio figlio quanto sia fondamentale il rispetto, delle persone, ma anche delle piccole cose. Ma il nostro dovere è anche quello di aiutare chi può trovarsi in difficoltà e chi per esempio è vittima di episodi di bullismo e razzismo, come è capitato anche a me. In questo mondo tutti hanno bisogno di aiuto e sostegno e il nostro compito è quello di non voltare le spalle a queste persone”.

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