Strootman: «Stanchi sarete voi. Vogliamo vincere»

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo)Kevin Strootman ha “chiamato” l’ammonizione all’arbitro Di Bello negli ultimi secondi della partita contro il Sassuolo. Quando il risultato era ormai al sicuro l’olandese ha volutamente perso tempo e il direttore di gara non ha potuto fare a meno di estrarre il cartellino giallo. Strootman era diffidato da alcune settimane e ha scelto di scontare la squalifica nella prossima partita interna contro l’Empoli. In questo modo pulirà la sua posizione disciplinare in vista del finale di campionato, che sarà decisivo per la conquista del secondo tempo. Strootman ieri è stato il migliore in campo: «Dopo la sconfitta contro il Lione avevamo bisogno di tre punti. Non abbiamo cominciato bene, ma perché loro sono partiti forte, hanno fatto un buon primo tempo. Avevamo qualità e si è visto, nel secondo tempo abbiamo dimostrato che siamo forti e dobbiamo continuare così. Qualche difficoltà c’è stata nella prima metà della gara». Strootman non cerca alibi per l’eliminazione dall’Europa: «Se non sbaglio nessuno di noi ha detto che siamo stanchi. Voi l’avete detto. Siamo professionisti e dobbiamo far vedere di essere in grado di giocare ogni tre giorni. Dopo la sosta dobbiamo essere pronti per le ultime partite». La Juve continua a vincere, difficile sperare di raggiungerla: «Dobbiamo concentrarci sul secondo posto (ride, ndr). Tutti vogliamo arrivare primi, ma la Juve vince tutte le partite. Dobbiamo concentrarci sul secondo posto, guardare partita per partita e prendere punti. Dobbiamo dimostrare di voler vincere qualcosa e vincere qualcosa vuol dire anche arrivare secondi, anche così vinciamo qualcosa. L’altra possibilità è vincere la Coppa Italia. Vediamo, saranno partite difficili, ma noi ci crediamo. Vediamo partita per partita, dobbiamo dimostrare sul campo che siamo forti, non dobbiamo parlare e dire “vogliamo questo, questo e questo”, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo».

PAREDES – Tre è il numero perfetto. Tre sono i gol che Paredes ha segnato in campionato, tutti all’Olimpico. L’argentino non ha sfigurato come cervello della squadra, lì con la maglia da titolare al posto di De Rossi. Un suo missile terra-aria che si è spento all’angolino basso ha dato il là alla rimonta. «Non abbiamo iniziato la partita come volevamo ma siamo riusciti a vincere e questa è la cosa più importante. Il gol? Sono contento. Abbiamo rialzato subito la testa dopo il Lione», ha detto il centrocampista. Lui e i suoi compagni hanno ricevuto i complimenti di Pallotta in persona: «Il presidente ci ha fatto i complimenti e siamo contenti. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare. È importante sentire la società così vicina, dobbiamo fare il nostro e migliorare sempre. Mi trovo bene in questo ruolo, ho molto contatto con il pallone e questo mi piace». Il ruolo di riserva di lusso però gli sta stretto: «Sinceramente vorrei giocare sempre, ma ho dei compagni di reparto fortissimi. Pronto per il derby nel derby con Biglia? Certo, ma prima bisogna pensare a battere l’Empoli».

EMERSON – Da un marcatore a un quasi marcatore. Emerson Palmieri è stato fermato solo dalla traversa: il suo tiro violentissimo di sinistro ha sbattuto contro il montante. «Peccato, ci sono andato vicino. Pensavo che la palla entrasse, ma devo provarci sempre perché può succedere che la metta dentro come contro il Villarreal». Emerson promuove la prova generale della Roma: «Era importante vincere prima della sosta, per lavorare più tranquilli. L’eliminazione con il Lione l’abbiamo già dimenticata, eravamo concentratissimi sul Sassuolo che ha dimostrato di essere forte. La vittoria è meritata». Il suo nome è stato accostato alla maglia azzurra dell’Italia: «Sarebbe un onore giocare con la Nazionale», ha detto senza giri di parole l’esterno.

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