Caniggia: “Luis Enrique? La strada è quella giusta. Lamela è un grande giocatore”

L’ex attaccante della Roma Claudio Paul Caniggia, ha parlato a proposito del momento che sta attraversando la sua ex squadra. Intervenendo da Rio de Janeiro in esclusiva a Tele Radio Stereo 92,7 Caniggia ha voluto anche esprime il suo personale giudizio su uno dei talenti giallorossi, il connazionale Erik Lamela: “La Roma ha portato in Italia un grande giocatore, Erik Lamela. Ha bisogno di un po’ di tempo per migliorare ma sta già dimostrando di essere all’altezza. Può migliorare anche sotto porta, è un ragazzo intelligente. In Italia bisogna capire il calcio italiano, semplice. E devi avere il tempo per ambientarti, non tanto alla vita italiana, quanto al calcio.”

Sul tecnico Luis Enrique:

Luis Enrique ha avuto inizialmente un po’ di difficoltà, nel Barcellona aveva fatto molto bene. Tende sempre a imporre il suo gioco, magari ad alti livelli può essere più difficile, ma la strada è quella giusta.”

Sugli obiettivi di mercato di Walter Sabatini:

Cirigliano e Ocampos sono molto bravi. Tante società li stanno seguendo, non mi sorprendo se anche in Italia e magari la Roma stessa si sia interessata a questi due giovani talenti“.

Caniggia parla anche dei problemi fisici di Gabriel Batistuta che proprio in questi giorni ha dichiarato di aver avuto problemi motori gravi a causa delle numerose infiltrazioni fatte durante la sua carriera di atleta professionista:

E’ un po’ che non sento Batistuta. So che ha avuto problemi alle caviglie, quando eravamo in Qatar, a Doha, nella mia ultima stagione da calciatore, Gabriel era sempre alle prese con il ghiaccio, perché aveva già problemi. Ora sta meglio e sono contento, ricordo un anno fa quando fummo invitati a una partita per ex calciatori. Lui dovette rifiutare l’invito proprio per i suoi problemi fisici“.

Anche se la sua esperienza a Roma è stata di breve durata Caniggia sembra non essersi scordato dei tifosi giallorossi, ricodando anche quello che da tutta la Curva Sud viene considerato il suo gol più bello:

I tifosi della Roma quelli cui mi sono unici. Dico sempre che per giocare con la Roma devi esserne all’altezza. Somigliano a quelli del Boca Juniors, per passionalità, per affetto. Sono legato anche ai tifosi dell’Atalanta, che mi vogliono ancora bene, ma anche se a Roma sono stato stato poco, i tifosi non posso dimenticarli. Dei compagni dell’epoca non sento più nessuno, ho rivisto in questi giorni in Brasile Aldair, tempo fa ho visto Thomas Berthold in Germania. Ovviamente non posso dimenticare la mia cavalcata in Coppa Italia contro un MIlan che non perdeva una partita ufficiale da un anno e mezzo. Anche in quel caso ricordo come reagirono i tifosi alla vittoria. Fantastici“.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti