Corriere dello Sport – Zeman incompiuto: l’ora del rammarico

Per la prima volta da quando è stato esonerato dalla Roma è tornato a far sentire la sua voce. La sua seconda avventura in giallorosso si è chiusa nel primo fine settimana di febbraio, quando a seguito del pesante ko interno con il Cagliari la dirigenza romanista ha deciso per il cambio di guida tecnica. Sono trascorsi meno di venti giorni e Zdenek Zeman racconta le sensazioni che lo hanno accompagnato in questo periodo: «Non mi pento di niente di quanto fatto quest’anno» . Le parole del tecnico di Praga arrivano in occasione della premiazione con la Panchina d’Argento: Zeman è stato votato dai colleghi come miglior allenatore di serie B per la fantastica cavalcata del Pescara dello scorso anno. «Sono tornato a Roma perché lo volevo fortemente. Come ho detto non mi pento di nulla, semmai mi dispiace solamente di non essere riuscito a fare ciò che avevo in testa e di non essere riuscito a tirare fuori tutte le potenzialità di una squadra che secondo ne aveva tante».

ATTESA – Zeman sta vivendo un periodo di attesa. Aspetta di capire che cosa gli riserverà il futuro. Mollare il calcio? La risposta, chiara, l’aveva data nelle ore seguenti al suo esonero: «Mi dovrebbero sparare per farmi smettere…». Oggi l’ex tecnico giallorosso si gode soprattutto l’affetto di tutti coloro che gli sono stati vicino e gli hanno manifestato tanta stima: «Ringrazio i colleghi, i miei giocatori e tutto il Pescara per questo premio. Lì ho potuto fare il gioco che piace a me. Mi fa piacere che ci sia tanta gente che ha creduto e crede ancora in me. Da dove ricominciare? Non ci ho ancora pensato». L’ipotesi più probabile è quella che lo vede proprio sulla strada di ritorno per Pescara, dove ha lasciato un ottimo ricordo. (…)

AMICO – Zeman ovviamente ha visto vincere la Roma contro la Juventus. E ha visto soprattutto il gol di uno dei suoi allievi preferiti: «Aspetto di andare a festeggiare con Totti il superamento dei gol segnati da Nordahl in serie A (al capitano giallorosso ne manca uno per l’aggancio e un altro per il sorpasso, siamo a 224 contro 225) visto che ormai gli manca pochissimo per raggiungere questo traguardo». E, sempre a proposito della Juve, Zeman fa sapere che «ho votato Conte per la Panchina d’Oro (riconoscimento dei colleghi per il miglior tecnico di serie A) perché penso che abbia fatto meglio di tutti l’anno scorso, ha creato una mentalità vincente alla Juventus, giocando anche un grande calcio». (…)
Corriere dello Sport

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