Yermakovich vuole entrare nella storia: «Loro sono lupi? Noi siamo cacciatori»

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Il Messaggero (B.Saccà) – A 40 anni tondi, Aleksandr Yermakovich coltiva l’ambizione di salire sul treno della storia. La partenza è lì all’orizzonte, e ha il profilo e la forma dello stadio Olimpico. Del resto il Bate Borisov non è mai volato oltre la fase a gironi della Champions, e giusto stasera contro la Roma avrà la possibilità di compiere l’acrobazia da sogno. «La Roma è forte, ha esperienza. Sarà una partita dura, decisiva», ha sussurrato l’allenatore del Bate, in una deserta sala-stampa dell’Olimpico. «Garcia dice che metterà in campo i lupi? Be’, se loro hanno i lupi noi abbiamo i cacciatori», la replica, nervosetta, di Yermakovich. Insomma, laureatasi campione nazionale qualche settimana fa per la decima volta di fila, la squadra bielorussa ci crede,e molto,e non da ieri: tanto che  è piombata a Roma mercoledì scorso per sigillarsi in un ritiro quasi spirituale, a cinque chilometri da Trigoria. Concentrata e riposata. Il tecnico va ripetendo da giorni solo una formula: «Se battiamo la Roma, e il Bayer non vince, passiamo». Bisogna ricordare però che finora il Bate non ha vinto nessuna delle cinque gare esterne europee. Confermata la presenza di Hleb, Yermakovich schiererà un 4-2-3-1 trascinato dai trequartisti Stasevich, Hleb e Gordeichuk, e dalla punta Signevich. Da non escludersi comunque un impiego di Mozolevski da centravanti.

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