Wijnaldum, rodaggio concluso. E Mourinho può utilizzarlo pure come trequartista

Gazzetta dello Sport  – L’ottovolante è lì, in attesa di iniziare un nuovo giro. E lui è pronto a salirci su, per roteare e fare le acrobazie a cui si sta pian piano riabituando. Georginio Wijnaldum, infatti, oggi giocherà la sua ottava partita da quando è tornato a disposizione di José Mourinho, la terza dal via dopo quelle con Cremonese e Juventus. Sembra un numero banale, non lo è invece per uno che ha dovuto aspettare quasi sei mesi per rimettere piede in campo e da quando lo ha fatto – l’11 febbraio scorso, in quel di Lecce – ha sempre dato un segnale in più rispetto alla partita precedente.

Ieri Gini ha ovviamente lavorato con il gruppo, per preparare una partita che può portare la Roma ancora più su. E ad un certo punto della giornata ha pubblicato su instagram una foto che lo ritrae mentre fatica in palestra. “Modalità concentrazione attiva”, il suo messaggio. Già, anche perché l’olandese sa bene che senza Pellegrini e con un attacco dove mancheranno anche Solbakken Belotti (operato ieri alla mano destra per la frattura del terzo e quarto metacarpo, Mou lo vorrebbe portare in panchina ma non sarà facile), toccherà anche a lui cercare di dare vitalità alla fase offensiva. Del resto la forma lentamente sta arrivando, esattamente come sta migliorando la sua condizione atletica e l’abitudine alle partite, cosa che ovviamente aveva smarrito.

Oggi Wijnaldum dovrebbe partire in mediana al fianco di Matic, ma se Mou dovesse decidere di far riposare dal via Dybala c’è anche la possibilità che possa giocare più alto, da trequartista, esattamente come ha fatto per gran parte della partita contro la Juventus. Questo anche a testimonianza di come e quanto possa pesare in campo l’olandese, che con la sua energia e la sua qualità può davvero cambiare le carte in tavola in mezzo al campo, ma anche sulla trequarti. Finora i suoi numeri sono ondivaghi, ma non potrebbe che essere così, considerando la lunga inattività. In campionato, in questo scorcio di partite da quando è tornato, Gini ha tirato 4 volte, senza però centrare mai i pali (2 tiri fuori, 2 respinti), ma ha concluso positivamente ben l’85% dei passaggi effettuati, cosa che gli dà inevitabilmente fiducia. Adesso si tratta di fare l’ultimo step, attaccare lo spazio e rendersi pericoloso davanti. Cosa che potrebbe succedere già oggi, con il Sassuolo.

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