Il Tempo (L. Pes) – Prossima fermata Torino. Il treno brasiliano di Gasperini non ha alcuna intenzione di rallentare e, dopo aver piegato il Como all’Olimpico, vuole lasciare il segno anche contro la Juventus. Tra i simboli di questa Roma c’è Wesley, fortemente voluto dal tecnico e ormai decisivo su entrambe le corsie.

Arrivato in estate dal Flamengo, ha convinto subito per potenza e atletismo, ma partita dopo partita sta mostrando anche una crescita tecnica costante. I numeri parlano chiaro: tre gol in campionato, due dei quali pesantissimi contro Bologna e Como, e la sensazione di poter incidere sempre. Dopo anni di tentativi a vuoto, la Roma sembra aver finalmente trovato l’esterno ideale da quinto, veloce, intenso e capace di dare profondità e soluzioni offensive continue.

Nel calcio di Gasperini gli esterni sono una chiave tattica fondamentale e Wesley si sta inserendo perfettamente in quella tradizione. Di lui si diceva un gran bene già prima dell’arrivo nella Capitale, tanto che in estate era seguito anche da altri club. Ma il tecnico di Grugliasco lo aveva messo in cima alla lista e lo ha scelto come primo acquisto della sua avventura giallorossa. Una scommessa già vinta, anche grazie a un ambientamento rapidissimo, tutt’altro che scontato per chi arriva da un altro continente.
Sabato dovrebbe partire ancora a destra, con Rensch favorito sull’altra corsia dopo l’ottima prova nel monday night.
Tutto in attesa del rientro a pieno regime di Angeliño: lo spagnolo sarà alla terza convocazione consecutiva dopo il lungo stop, ha ritrovato il campo in Scozia per pochi minuti e ora punta al ritorno da titolare. Il 2026 potrebbe essere il suo anno: non è l’esterno “perfetto” per Gasp, ma può garantire qualità e bonus offensivi a una Roma che ha ancora bisogno di creare e concretizzare di più.

Intanto Celik, rientrato dalla squalifica, è pronto a riprendersi spazio e contro la Juventus sarà chiamato a sostituire Ndicka nel terzetto difensivo, con Mancini che tornerà centrale come a inizio stagione. Una sfida cruciale per la corsa Champions, prima di chiudere l’anno all’Olimpico contro un altro grande ex: Daniele De Rossi, al suo primo ritorno da allenatore, con un Genoa che cerca punti salvezza e che, per storia e legami, non sarà mai un avversario qualunque.