Il Messaggero (P. Liguori) – Abbiamo stabilito che le partite si pesano, non si contano, alla faccia dei maniaci di numeri e di statistiche sempre più in auge. E le vittorie contro Milan e Lazio pesano e come. Sia per ribadire la qualità dell’allenatore, che di tutta la squadra e dei singoli. È un’ottima notizia, perché le partite che ci aspettano fino alla fine – a cominciare da oggi a Udine – sono tutte pesanti e alcune decisive. Ma sono gli avversari a doverci temere, sia in casa, che in trasferta. E questa è una grande novità che la bellezza e la facilità con cui la squadra di De Rossi ha palleggiato a San Siro mette di buon umore qualsiasi tifoso giallorosso.
Si può fare di meglio o di più? Qualche gol servirebbe, ma il fatto di non subirne è fondamentale e non può essere soltanto merito di un ottimo Svilar. La Roma è compatta e messa benissimo in campo dal suo allenatore, i giocatori più decisivi sono tornati tutti al loro posto e il futuro ci sorride. Perfino l’Atalanta, con la sua grande impresa a Liverpool sembra molto simpatica: ha aperto la porta per avere cinque italiane in Champions e, contemporaneamente, la possibilità di evitare i Reds in finale.
I contadini di una volta direbbero: “Ci va l’acqua per l’orto”, ma… Ma bisogna vincere a Udine e non è banale, perché i bianconeri lottano per la salvezza con grande energia. Ma per noi San Daniele non è soltanto un prosciutto. Poi, arrivano due scontri diretti per l’Europa – Milan e Bologna – pero’ nel fortino dell’Olimpico.