Ad essere fiscali, la Roma è in ritardo. Ad essere larghi, mancano ancora 48 ore alla scadenza dei 7-10 dieci giorni “chiamati” da Sabatini subito dopo Cesena. Ecco perché entro mercoledì ci può essere la fumata bianca sul futuro tecnico della Roma: Montella resta in pole position, Villas-Boas l’alternativa “Non ho urgenza, la cosa importante è scegliere un progetto serio”, ha detto ieri il portoghese a Lisbona, durante la finale di coppa del Portogallo vinta dall’Académica. Anche se il trionfo di Zeman ha riacceso in città passioni mai sopite.
Programma – Quel che c’è di certo è che questa sarà una delle settimane decisive dell’estate giallorossa. C’è il tecnico da scegliere e presto, c’è un programma di rafforzamento da stilare, con 30 milioni di spese a disposizione, ci sono le strategie future da mettere a punto e c’è da concordare con Unicredit gli sviluppi del piano industriale riferendo alla banca anche quanto emerso negli incontri Usa di Baldini e Baldissoni. Sette giorni, insomma, in cui bisognerà gettare le fondamenta della Roma della prossima stagione, a partire anche dall’appuntamento che la Roma ha con il Genoa per Palacio sul giocatore c’è l’Inter che ha messo la freccia, ma solo nel caso in cui non arrivi Lavezzi. Ma il tassello decisivo resta la scelta dell’allenatore.
Ieri la Roma e Montella si sono presi una giornata di stop, oggi si tornerà a lavorare. Pulvirenti resta fermo sulla sua posizione e la mancanza di alternative valide (Rossi è difficile, Marino e Marcolin non entusiasmano) complica la situazione, che può essere sbloccata dalla Roma comprando Gomez, Spolli o Barrientos. Di certo bisogna stringere i tempi.
Intanto il Flamengo è tornato alla carica per Juan e offre alla Roma Thomas centrocampista del Brasile Under 20 in prestito, con riscatto fissato a 8 milioni. Sabatini potrebbe invece chiedere Douglas Baggio. Prima, però, alla Roma serve l’allenatore.
La Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese
