Verona, Viviani: “Il mio obiettivo era la Serie A con la Roma, ma ora inizio una grandissima avventura. De Rossi è stato la mia chioccia, spero di seguire le sue orme”

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L’ex giocatore della Roma, passato al Verona qualche settimana fa, Federico Viviani è stato presentato alla stampa. Queste le sue parole: “Inizio una grandissima avventura. Per me è un orgoglio che una società come il Verona spenda tanti soldi per un ragazzo che lo scorso anno ha giocato in Serie B. Sono venuto con tanta voglia di fare e di mettermi a disposizione del mister e dei compagni per cercare di portare avanti la stagione nel migliore dei modi. Un commento sulla trattativa? È stata una notte difficile. Da parte mia avevo già scelto il Verona. Sapevo che qualcuno sarebbe rimasto male. Io volevo Verona e nonostante le pressioni ho preso la mia scelta. Credevo nel Verona e nel suo progetto, visto anche il mercato che stava facendo l’Hellas“. Il centrocampista ha poi parlato della sua esperienza alla Roma: “Non ho visto Falcao e Giannini e mi dispiace. Ho avuto la fortuna di avere a che fare con Daniele De Rossi, lui è stato la mia chioccia, mi ha dato tanti consigli e mi ha aiutato tantissimo a crescere, ho esordito giocando con lui. Penso che sia un motivo d’orgoglio per un giovane come me che per la prima volta si affacciava ad un palcoscenico così importante. È stato un’esperienza unica conoscerlo, spero di seguire le sue orme. A 32 anni è ancora un grande. Conosco bene anche Leandro Greco, con lui ho passato un anno in prima squadra. È bravo sia come ragazzo che come calciatore. Siamo forti, il mister ha diverse soluzioni, penso che possiamo toglierci delle soddisfazioni. Dalla mia esperienza in giallorosso ho capito che per arrivare devi lavorare sempre tanto. A Roma tutti ti coccolano quando sei giovane. Ma quando poi vai nel calcio di grandi devi crescere in fretta. Il mio obiettivo era la Serie A, meglio con la Roma. Però devo pensare alla mia carriera e sono felice di essere a Verona. Un commento su Luis Enrique? Non ho dettagli da raccontare. Però già dai primi giorni mi ha seguito molto Della Penna. Anche il mister mi ha aiutato molto, spiegandomi i movimenti da fare con il corpo. Non posso che parlarne bene mi ha fatto esordire con la Juve da titolare a 19 anni“.

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