Van der Wiel. Incontro a Trigoria. Adesso ci siamo

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Se prima era a un passo, adesso è arrivato a un centimetro: Gregory Van der Wiel è davvero vicinissimo alla Roma, dopo il blitz di mezza giornata servito a trattare i dettagli del contratto. Da Trigoria vanno cauti, specificando che niente è stato ancora definito, perché in effetti qualcosa da sistemare resta. E infatti la firma non c’è. Ma è difficile a questo punto che l’affare salti. L’annuncio, come era prevedibile, slitterà a luglio, quando Van der Wiel sarà ufficialmente svincolato e quando Sabatini avrà convenienza a contabilizzarlo per questioni di bilancio.

LO SBARCO – Van der Wiel è arrivato a Fiumicino in mattinata, con un volo da Londra. Ha interrotto le vacanze con la famiglia apposta per incontrare la Roma. E non si è mosso da solo: con lui c’era un pool di procuratori e di legali che avevano interesse ad ascoltare dal vivo la proposta della Roma. Il giocatore è stato prelevato da un minivan nero ed è stato portato in un albergo di lusso a pochi metri da piazza Barberini. Dopo un giro in centro intorno alle 16 ha raggiunto Trigoria, dove lo aspettavano Sabatini, il braccio destro del presidente Pallotta Alex Zecca e il match analyst Jesse Fioranelli, che ha fatto da interprete. Non è stata una prima volta: van der Wiel aveva già conosciuto il centro sportivo della Roma nel 2012, quando sembrava imminente il suo trasferimento dall’Ajax, ma tutto saltò quando il giocatore realizzò che la squadra dopo il terribile anno di Luis Enrique non avrebbe partecipato alle coppe europee.

LA SITUAZIONE – La riunione è durata due ore ed è stata ritenuta da entrambe le parti proficua. Non decisiva ma positiva. Sabatini, nel corso del colloquio, ha cercato di capire i motivi della rottura tra Van der Wiel e il Psg ed è stato rassicurato sulle motivazioni e sulle ambizioni del giocatore. Ma si è parlato anche di soldi, chiaramente, confermando le cifre che Sabatini aveva già pattuito con Mino Raiola, intermediario della trattativa. L’accordo economico, al di là di alcune clausole legate ai bonus, non sarà un problema: si parla di circa 2,5 milioni netti a stagione, compresi i premi facili, fino al 2019. Stavolta van der Wiel non ci ripenserà. E’ disposto ad aspettare le necessità della Roma, ad appianare le distanze sullo stipendio e a giocarsi il posto con Alessandro Florenzi, curiosamente anche lui a Roma ieri per la nascita della figlia. La Roma riflette prima dell’ultimo rilancio. Ma non dovrebbe farsi scappare l’occasione di ingaggiare un calciatore esperto e ancora in un’età (classe ‘88) che gli consente di rifarsi una reputazione.

PORTE GIREVOLI – Già in serata Van der Wiel è tornato a Londra, partendo dal terminal 3 di Fiumicino, per riprendere la sua vacanza. Nelle sue ore romane ha sfiorato un altro terzino svincolato che la Roma si prepara a tesserare: il mancino senegalese Moustapha Seck, classe ‘96, preso a parametro zero dopo l’esperienza nella Primavera della Lazio. Seck è stato ieri a Trigoria come Van der Wiel e per le stesse ragioni firmerà il nuovo contratto a luglio, con tanto di visite mediche. Con loro probabilmente Mario Rui, visto che l’accordo con l’Empoli è fatto. Ma c’è chi viene e c’è chi va: in questo intenso giovedì romanista, tra il caso Pjanic e i nuovi arrivi, tra Trigoria e Piazza del Popolo dove Pallotta incontrava i suoi manager, Seydou Keita ha salutato definitivamente la Roma dopo due stagioni. Ha avuto qualche segnale in Italia ma sembra aver scelto il Qatar, dove lo ha chiamato l’amico Xavi, suo ex compagno al Barcellona.

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