Una rosa sbagliata e incompleta. E le scommesse low cost non pagano

Il Messaggero (G. Lengua) – La Roma sta implodendo, perde pezzi in continuazione, appare scarica e senza energie fisiche e mentali. È la Roma costruita da Pinto e allenata da Mourinho, una squadra sull’orlo di una crisi di nervi. Bastano un paio di sconfitte con formazioni di basso rango per far precipitare definitivamente la situazione. A Trigoria ce n’è per tutti i gusti: da giocatori a fine contratto, a quelli stremati, passando per quelli infortunati e convocati nelle rispettive coppe continentali.

C’è chi è fermo da quattro mesi e mezzo per un infortunio che da protocollo dovrebbe risolversi in uno (Smalling) e c’è anche chi accetta la convocazione in Coppa d’Asia (Azmoun) nonostante avesse garantito alla società, prima di arrivare, che avrebbe rifiutato per schierarsi contro la repressione del regime degli Ayatollah e a fianco delle donne iraniane e dei loro diritti. C’è chi ha giocato solo 227 minuti, ma sarebbe dovuto essere, secondo il general manager che lo ha ingaggiato, la sorpresa della stagione (Renato Sanches). E c’è chi è a fine contratto e sta cercando disperatamente squadra per accasarsi prima del 30 giugno (Spinazzola).

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