Tutti a Londra

Corriere dello Sport (R.Maida)Tutti a Londra, l’ombelico della Roma. Si muovono in avanscoperta l’a.d. Umberto Gandini e il direttore generale Mauro Baldissoni, che già stasera atterreranno a Heathrow. Li seguiranno con poche ore di ritardo altri due dirigenti: il direttore marketing Danovaro e il responsabile delle strategie mediatiche Fienga. Giovedì infine arriverà Monchi, incrociando il presidente Pallotta che sembra aver sciolto le riserve e partirà da Boston proprio dopodomani, in tempo per assistere alla partita di basket Nba tra gli amati Celtics e i Philadelphia 76ers.

INSIEME – Naturalmente Pallotta ha voluto con sé alle anche i più stretti collaboratori: Alex Zecca, che sabato scorso era all’Olimpico per Roma-Atalanta, e la giovane manager Kaitlyn Colligan, che sta lavorando a stretto contatto con Danovaro alla ricerca del main sponsor, uno dei grandi crucci della proprietà. E non potrà mancare Franco Baldini, che è il principale consulente calcistico del presidente anche se non ha un incarico ufficiale con la Roma e lavora per diversi club come mediatore.

UNITÀ DI CRISI – Venerdì insomma il congresso di Londra ospiterà gli Stati Generali della società. Non è un evento eccezionale, in realtà: è anzi prassi comune alla Roma, all’inizio dell’anno solare, incontrarsi per un esame approfondito dello stato di salute della società. Ma è chiaro che, alla luce della crisi di gioco e di risultati della squadra delle ultime settimane, il summit inglese riveste un’importanza particolare: Pallotta vorrà capire dai suoi uomini come si spiega una flessione così evidente dopo un periodo scintillante.

ARGOMENTI – All’ordine del giorno naturalmente non è in discussione la posizione di Eusebio Di Francesco, che appena un mese fa (!) veniva acclamato come un idolo per aver vinto un girone tostissimo di Champions. Si parlerà di politica interna e soprattutto di soldi, delle necessità nanziarie del club e delle eventuali risorse da investire sul mercato a gennaio. Monchi è già stato abbastanza chiaro sull’argomento, dopo essere stato invitato a Boston da Pallotta a inizio novembre: la Roma deve ancora reperire denaro per rispettare gli accordi finanziari con l’Uefa. Ma non possono essere escluse sorprese, specie se dalle cessioni entreranno milioni in più rispetto alle previsioni: per ogni calciatore in uscita, Monchi ne inserirà un altro.

MACROECONOMIAPallotta chiederà anche conto dell’avanzamento dell’iter dello stadio di Tor di Valle, sul quale la burocrazia si muove un po’ a rilento: Baldissoni sperava di aprire il cantiere entro la fine di aprile ma probabilmente servirà qualche mese in più. Poco male, ormai la partita più delicata per il futuro della Roma è tutta in discesa.

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