Totti: pronto a giocare gratis. Pallotta: no, grazie

totti pallotta

Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Che quello di domani pomeriggio all’Olimpico sarebbe stato un derby in tono minore lo si era intuito da giorni, ma la conferma definitiva è arrivata dal fatto che ieri a Roma, sponda giallorossa, non si parlava minimamente della partita con la Lazio. Circostanza anomala in una città che per molti anni ha fatto della supremazia cittadina l’obiettivo di una stagione, al pari (quasi) di un trofeo. L’argomento che, a poche ore dal fischio d’inizio, tiene banco è ancora una volta il futuro di Francesco Totti. Una telenovela, quella del rinnovo del capitano giallorosso, che si è arricchita di un altro, importante capitolo. Ad accendere gli animi un’indiscrezione, lanciata ieri dal giornalista, ed ex capo ufficio stampa della Roma americana, Daniele Lo Monaco dalle frequenze di «Rete Sport», secondo cui Francesco Totti, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno, avrebbe proposto a James Pallotta di giocare gratis il prossimo anno.

Una mossa a sorpresa che però non avrebbe fatto cambiare idea al presidente romanista, che vede Totti non più in campo ma dietro a una scrivania o in giro per il mondo a veicolare il nome della Roma. Con il passare delle ore la questione ha preso sempre più piede tra la tifoseria, rimbalzando dalle radio private ai social network e arrivando, dall’altra parte dell’oceano, fino alle orecchie di Pallotta, che non l’ha presa per niente bene. «Totti avrebbe proposto di giocare gratis il suo ultimo anno e noi avremmo rifiutato? — le parole del presidente dagli Stati Uniti —. Questo non è vero, dev’essere un pesce d’aprile. I discorsi tra me e Francesco non riguardano nessun altro, nessuno li conosce, solo io e lui. Qualcuno sta infangando il nome del più grande di sempre».

Totti non ha voluto commentare l’accaduto, probabilmente per una questione d’opportunità vista l’imminenza della gara con la Lazio, ma non ha smentito. Un silenzio-assenso che vale più di tante parole, e che fa capire come ormai il rapporto tra la Roma e il giocatore più rappresentativo della sua storia sia ai minimi storici. L’addio a fine campionato, a questo punto, appare la soluzione più logica, anche perché le posizioni sono talmente definite che non si può parlare nemmeno di una trattativa in corso. La volontà della società — oggi il d.g. Mauro Baldissoni è tornato in Italia dopo un paio di giorni trascorsi negli States per sistemare alcuni dettagli del progetto definitivo del nuovo stadio che dovrà essere presentato nelle prossime settimane — sembra quella di non rinnovargli il contratto, anche se con un personaggio vulcanico come Pallotta fino all’ultimo non si possono escludere colpi a sorpresa.

Totti però scalpita e vorrebbe conoscere il suo futuro prima del termine della stagione: la cosa certa è che Francesco si sente ancora calciatore e che rimarrebbe pur sapendo che Spalletti non gli riserverebbe nessun trattamento di favore. Se decidesse di proseguire altrove, avrebbe l’imbarazzo della scelta anche se, come ha detto ieri Silvio Berlusconi, «le bandiere non si comprano e non si vendono». E nemmeno, se possibile, si mandano a concludere altrove la carriera.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti