Totti in campo: «Roma merita l’Olimpiade»

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Il Corriere Dello Sport (M.Evangelisti) – Com’è noto, Francesco Totti ferma il mondo ma non ha alcuna intenzione di scendere. Finché il calcio lo porta, lui va. Potrebbe fare qualsiasi cosa nella vita o almeno è in grado di convincere chiunque che lui è l’uomo giusto in qualsiasi posto. Roberto Giachetti, per esempio, è il candidato sindaco di Roma per il Pd e se non pretende di fare Totti assessore a qualcosa tuttavia è pronto a chiedergli consigli. «Su come far crescere lo sport nelle periferie». Lo ha detto a Canale 5 e a questo punto è come facesse parte del suo programma elettorale.

QUARTO – Oggi come oggi Totti si tiene sensibilmente lontano dalla politica intesa come competizione elettorale. E’ già abbastanza politica la sua partita a scacchi con la società per costruire questo faticoso rinnovo del contratto. Politica e per fortuna vicina alla conclusione. Chiunque cerca di coinvolgere Totti in un’iniziativa o in un’altra. Ci sono ovviamente iniziative maggiormente in sintonia con il sentire del capitano. Una di queste è la candidatura olimpica di Roma per il 2024. Totti si è lasciato intervistare da un gruppo di bambini nell’ambito di una campagna di promozione della candidatura suddetta. Quarto in ordine di tempo, dopo Sara Simeoni, Andrea Bargnani e Gianluigi Buffon. La Simeoni è simbolicamente olimpica come nessuno, Bargnani rappresenta il basket che è un tradizionale sport a cinque cerchi, Buffon è il capitano della Nazionale di calcio. L’ordine di apparizione non è casuale. Totti arriva al momento giusto, a fare da ponte tra il campionato di calcio appena concluso e la stagione olimpica che scorre verso Rio. Del resto era stato il primo atleta a venire citato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, come testimonial perfetto per Roma 2024. In quanto atleta, in quanto romano. In quanto romano che è sempre voluto rimanere tale: «Ogni angolo della città ha una sua identità, una sua bellezza. Amo Roma intera. Spero possa ospitare l’Olimpiade». Così dice, e dice anche perché è possibile: «Roma ha chance di farcela. La corsa olimpica si può vincere. La città lo merita. Lo penso da romano, spero si arrivi davvero a ospitare una competizione di questo livello».

CONCENTRAZIONE – Quando sottolinea il suo essere romano, Totti intende mettere in chiaro che, da quanto avverte, la popolazione della città non è affatto contraria all’Olimpiade, anzi. Quindi: referendum, consultazioni, quello che volete, ma state sicuri che Roma e l’Olimpiade non sono incompatibili. Questa è la chiave di volta del colloquio del capitano con i bambini. Intorno a tale fulcro, gli hanno chiesto anche di lui e di calcio. Risponde a un interlocutore di sei anni: «Essere campione significa restare concentrato su ciò che desideri. Io volevo diventare uno dei migliori nel calcio. Quando il tuo sogno si realizza vuol dire che hai lavorato bene». Scelte elementari: «Non fumi, non bevi, non fai un mucchio di altre cose. Non ti lasci distrarre. Io dormivo con il pallone. Dalla passione si passa a inseguire l’obiettivo. Devi cercare di arrivare fino in fondo. Ci sono riuscito». Non tutti sono Totti, ma la lezione può venire utile.

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