Tempestilli: “Cordoglio per la famiglia del generale Di Martino. Se non dovessimo giocare l’Europa League, faremo un secondo ritiro in Austria”

Antonio Tempestilli, team manager della Roma, ha rilasciato una intervista a Roma Channel: “Il generale Di Martino? E’ una mattina triste, effettivamente la sua scomparsa ci ha lasciato tutti con grande tristezza. Sapevamo della situazione, ma è chiaro che quando giunge il fatidico momento ti colpisce. Mi è stato vicino e mi ha insegnato tante cose, gli sarò riconoscente per sempre. E’ una persona molto carismatica, a volte burbero ma sempre il primo ad aiutare. Riusciva sempre a dare il consiglio giusto, è sempre stato molto disponibile. Estendo il cordoglio alla famiglia da parte di tutta la squadra, che stamattina si è radunata in silenzio per rispetto. La sua umanità? Era abituato a vivere a contatto con i giovani, seguiva la nazionale militare, si scherzava su alcuni episodi di quella squadra. Era abituato a condividere tutti i momenti e a stare in questo ambiente. Le trasferte internazionali? Era colui che rappresentava il club quando andavamo all’estero, parlava molto bene inglese e francese, era una figura importante che trasmetteva carisma in ogni circostanza. Ho cercato di carpire quelli che sono i segreti del mestiere, ho avuto la fortuna di lavorarci a fianco e di imparare tante cose da lui”.

Si passa poi a parlare del ritiro: “Il ritorno all’antico con poco pallone? Ogni tecnico ha il suo tipo di visione, per cui noi che conosciamo Zeman eravamo consapevoli di quel che si doveva affrontare. Col tempo i ragazzi si adatteranno e si abitueranno alle esigenze di mister Zeman. I tifosi? C’è entusiasmo col ritorno di Zeman, è stato già dimostrato. E’ anche evidente che veniamo da un anno particolare, dove i tifosi sono stati molto vicini nonostante avrebbero potuto contestare maggiormente, ma siamo riusciti ad avere un connubio con loro. Quest’anno al di là di Zeman la gente ha la voglia di vedere la squadra vincere e di tornare a competere a certi livelli, il lavoro è orientato in quel senso. Si parla di crescita e di sviluppo, siamo consapevoli che tutto ciò avviene con i risultati. I giovani? Il segnale sembra quello, è un orientamento che ha dato il club. Chi vuole far parte di questo gruppo deve sapere di doversi adeguare a un certo tipo di mentalità, ci dev’essere una reciproca collaborazione. Speriamo di poter individuare calciatori adatti alla causa. Il secondo ritiro dopo il tour americano? Il mister, nel caso in cui non si dovesse disputare il turno preliminare di Europa League, e siamo partiti presto giacché dovevamo essere pronti anche a questa ipotesi, preferirebbe fare ancora un ritiro fuori e stiamo valutando l’ipotesi di fare una decina di giorni in Austria”. 

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